NEW AGE – RELIGIONE – CRISTIANESIMO
La New Age (NA) ha almeno queste matrici: antiche culture e religioni, spiritualità dell’Oriente, corrente esoterica antica e moderna, efficientismo ottimistico americano, movimenti contestatori di liberazione, percorsi fisici, psicologici, ecc. di una “nuova scienza”.
I - Perchè questa “rivoluzione” è nata nella seconda metà del XX secolo
La rivoluzione “moderna” ha portato al Culto della dea Ragione (1793); quella “post-moderna” ha proclamato “L’imagination au puvoir” (1968).
1 - L’uomo “moderno”, prodotto dell’Illuminismo, ha conosciuto i grandi fallimenti del “mondo” occidentale: dell’ideologia della ragione, della società e della scienza (Schema A). Attribuisce quindi – nel futuro (post-moderno) - una “chance” di salvezza rispettivamente all’emozionalità e alla mistica. E chiama tutto questo “spiritualità”.
L’infallibilità della mente umana – già gnoseologicamente ridotta da Kant al dominio del sensibile (razionalismo cosmologico) – viene del tutto contestata.
Si passa: a) dalla divinità della Ragione, alla divinità del Sentimento e dell’Esperienza (panvitalismo); b) dalla divinità di Dio alla divinità del Cosmo.
2 – L’uomo d’oggi, profondamente immanentista, va alla ricerca di una spiritualità/religione che lo realizzi totalmente in questo mondo, e considera utopia ogni proposta di speranza ultraterrena.
La NA è nata nel “mondo” americano, ricco e sazio, relativistico e sincretista. Forse la NA, in un’America sommersa dal materialismo, può sembrare una via d’uscita verso una “spiritualità” dai vaghi contorni e dagl’inconsistenti contenuti.
La NA è l’ultima tappa della visione auto-soterica dell’ateismo nato dalla modernità (Schema B).
3 – Mentre li contesta, la NA dipende inconsapevolmente da due movimenti della modernità: dall’Illuminismo (moto del progresso inarrestabile) e dal Positivismo (mondo costitutivamente intessuto di “energie”).
4 – L’uomo d’oggi, deluso dai vari messianismi secolari, se ne finge un altro, ispirato al simbolismo esoterico dell’Oriente, al di fuori di quello Cristiano. Se il post-moderno si risolverà in un’ulteriore delusione, interverrà la più nera e totale disperazione.
II- La NA è una visione della realtà:
1) sincretistica (proviene da molte matrici) e complessa (si esprime in diverse dimensioni); per cui è possibile trovarci diverse incongruenze
2) totalizzante (olistica, in quanto la realtà è vista come unica, e onnivalente, in quanto implica ogni aspetto della vita) e globalizzante (perchè i “No global”, idiosincraticmente antiamericani, sognano questo paradiso ?)
3) contraddittoria (si dice nuova e ricorre all’antico, si presenta come spiritualista e ha una visione materialista [Energia]) e superficiale (pensiero debole). La NA è il prodotto della fusione tra l’intuitivismo orientale e il prassismo nordamericano. Proviene ugualmente dalla profondità acosmica del Sè e dalla superficialità di una cultura materialistica e pragmatistica.
4) fondata sull’intuizione e l’emotività
5) ingenuamente ottimistica (Età dell’Acquario) e narcisistica (benessere dell’individuo: “Mi sento bene”)
III– La NA non s’identifica con la religione, con la religione rivelata e col Cristianesimo
Premetto alcune affermazioni della Weltanshauung cristiana:
+ L’essere creaturale è costituito dalla relazione: è chiamato all’esistenza dal Tu creatore.
+ L’essere personale è costituito dalla relazione: è chiamato per nome dal Dio personale.
+ L’essere cristiano è costituito dalla relazione a Cristo: a) nel cui modello è creato; b) che per la sua vita ha dato tutto se stesso.
Ora, la relazione suppone il dualismo, l’alterità.
A) Non è una religione
1) Si passa insensibilmente da religione a spiritualità, e s’intercambia quest’ultima con la psicologia
2) Non riconosce alcun “dio” personale, creatore libero, distinto dal “creato”. La NA è un panteismo monistico per cui dire “dio” equivale a dire “essere” (a “dio” si attribuisce l’analogicità propria di quest’ultimo concetto), perchè tutto è “dio”: “dio interiore” = il Sè dell’uomo; “dio esteriore” = Energia
3) Dio è un uomo riuscito, e l’uomo è un “dio” in formazione (idea già nota alla teologia “materialista” dei Mormoni)
4) La NA riconosce nel “dualismo” il peccato originale del pensiero occidentale; compie un’unificazione di tutto il reale: nell’Energia; in “dio”. Il suo immanentismo porta fatalmente ad un “mondo chiuso”
5) E’ una vaporosa “spiritualità”: in quanto ha per centro l’Uomo (che presume di essere dio: “peccato d’origine” teorizzato nel cap. III della Genesi) e ha per fine il benessere “spirituale” dell’individuo
6) L’uomo della NA, proprio mentre tenta di evadere gnosticamente dal limo della materialità (in una strana “fuga dal mondo”), vi si trova sempre più costrittivamente avviluppato (Schema C).
B) Non è una religione rivelata
1) Non esiste un Tu che mi parla (rivelazione) e al quale io parlo (preghiera). La rivelazione è sostituita dall’introspezione.
2) Nega la rivelazione, che semmai è la presa di coscienza di essere dio da parte dell’uomo
3) Nega la tradizione (valenza del passato) come portatrice dell’evento fondante della rivelazione, avvenuta in un tempo e in uno spazio; è protesa esclusivamente al futuro (tensione apocalittica). Ma si tratta di apocalittica secolarizzata, disincantata, che prospetta un paradiso quaggiù, propiziato dall’influsso degli astri, non dall’azione salvifica di Dio. - NB. Dice O. Cullmann che un’apocalisse è giudaica se pone la cesura della storia nel futuro (giudizio), è cristiana se la pone nel centro del passato (mistero pasquale)
4) E’ una forma di esoterismo gnostico: la conoscenza salvifica è riservata ad alcuni “iniziati” e va alla ricerca delle “espressioni culturali primitive” di natura. Mentre la religione parla di una rivelazione esteriore, l’esoterismo prospetta un’elocuzione interiore. Mentre la religione pone Dio come creatore del reale, lo gnosticismo affabula dell’io che produce il divino.
5) Costruisce una mistica, che parte però dalle profondità del Sè, prescindendo totalmente dalla Parola, nel coltivare la quale lo Spirito è, per noi, il Maestro interiore. Anche per la spiritualità cristiana la Parola deve risuonare “dentro”, ma colui che parla è il Verbum quod caro factum est (cioè Parola udibile nella “carne”)
6) La sua componente “religiosa” si esplica nella “scalata” umana al divino, non nell’ascolto e nella fede (Gesù è un guru, un “avatara”, perchè ha esercitato l’introspezione, non perchè ha parlato del Padre).
C) E’ ben lontana dal Cristianesimo
1) Nega le maggiori conquiste del pensiero cristiano: la persona (l’individuo è sommerso nel “Sè Superiore”; viene retrocessa all’ultimo posto la ragione), la storia umana (che, invece di rivelare l’intervento libero del Padre, è una successione deterministica di ère, dove le vicende umane sono guidate dagli astri), la libertà (un movimento cosmico deterministico porta a un mondo migliore), l’etica (traggo solo benefici, senza accollarmi alcun impegno)
2) Perverte i concetti fondamentali dell’esistenza cristiana: la salvezza (che non viene dalla storia libera, ma da un cosmo evolutivo; che è data non dalla Grazia divina, ma dalle “tecniche” auto-soteriche), la carità (il dono, la tensione verso il Tu divino e i Tu umani), l’escatologia trascendente (pensa a un paradiso terrestre che è la riedizione della classica età dell’oro)
3) Il Cristianesimo invita a procedere oltre la razionalità, per i sentieri “nuovi” della Fede; la NA ingaggia una lotta soppressiva contro la razionalità, a unilaterale beneficio dell’intuitività.
4) Il paganesimo è la “religione” del futurum che si realizza per cicli naturali (spesso come ritorno alla mitica età dell’oro); il Cristianesimo è la religione dell’adventus offerto dall’intervento indeducibilmente gratuito di Dio, la religione della speranza. La NA rappresenta l’eterna illusione dell’uomo senza speranza: il miraggio del paradiso in terra, in un alone di ottimismo più chiaramente e solennemente smentito dalla realtà storica del “secolo breve”.
Conclusioni
Credo che la NA rappresenti un pericolo mortale per la fede e vita cristiane pari, se non superiore, a quello rappresentato dallo gnosticismo.
La NA è l’antitesi del Cristianesimo:
• nega l’etero-rivelazione della Parola (che è il messaggio di Giovanni)
• nega l’etero-soteria del Cristo (che è il messaggio di Paolo)
Se vogliamo assumere due figure femminili antiteticamente emblematiche:
• la NA è preconizzata da Helena Blavatsky, apostola dell’esoterismo della rivivificata Teosofia (vedi il mio studio in Religioni e Sette nel Mondo, numero 12 [dicembre 1997], 39-57)
• il Cristianesimo è eroicamente interpretato dalla carità di Madre Teresa di Calcutta
Nota di bibliografia minima
“Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul NA”, Libreria Editrice Vaticana, 2003
Del tema hanno trattato due numeri della rivista del GRIS or ora citata: numeri 5 (Marzo 1996) e 6 (Giugno 1996).
Suggerisco la lettera pastorale del Card. Danneels (Il Regno 13/1991), lo studio di A. Pennesi (Il Regno 18/1997) e la nota di A. Castaldini (Aggiornamenti sociali, 9-10/2001)
SCHEMA A
Precedenti progetti di “autosoterìa” (paradiso in terra)
Dopo l’avvento dell’Illuminismo, l’uomo moderno ha sognato più volte di essere giunto ad una soluzione definitiva e appagante (che qui molto schematicamente indichiamo):
1 – Liberismo delle plutocrazie
Idolo: individuo
Mito: benessere economico
2 – Comunismo della società socialista
Idolo: classe
Mito: uguaglianza sociale
3 – Scientismo della società tecnologica
Idolo: conquiste
Mito: onnipotenza
Falliti questi tentativi, ci si volge altrove:
New Age (Regno millenaristico)
Idolo: spiritualità
Mito: pace universale (utopia del ’68)
SCHEMA B
Concezione antropologica del Cristianesimo
L’uomo è il “re del creato”; ma è creato (limite essenziale)!
Ha inoltre molti limiti esistenziali (connessi alla sua temporalità)
L’uomo è un essere limitato, non-infinito (creaturalità)
L’uomo non raggiunge da sè il fine ultimo della sua esistenza (eterosotericità)
La sua realizzazione non è totale quaggiù (metatemporalità della salvezza)
La sua evoluzione verso lo “spirito” non si completa nella storia, nè si raggiunge senza lo Spirito di Dio (Vedi J. GUITTON, Poteri misteriosi della fede, Piemme)
Il paradigma di questa “realizzazione differita” è il Cristo Morto/Risuscitato (relazionalità evolutiva). L’evolutività (storicità) dell’uomo procede a sbalzi (cesure, anche dolorose):
• da feto a infante
• da fanciullo ad adolescente
• da vivente materiale a vivente spirituale.
L’infinità nel tempo (vita eterna) e nella qualità (piena realizzazione) è un dono che viene da Dio.
La risposta divina all’eterno peccato di presunzione dell’uomo (“Eritis sicut dii” : Gen 3,5) è la manifestazione della morte e della precarietà esistenziale ad etica.
SCHEMA C
La New Age è una nuova forma di gnosticismo
Premessa
I due fenomeni (Gnosticismo: GN; New Age: NA) sono analoghi anche perchè, essendo visioni generali della realtà e universalmente diffuse, non presentano un’unica espressione storica ed è impossibile “definirli” concettualmente.
Accettiamo che la NA non sia classificata come religione (che per definizione è teocentrata) ma come spiritualità (che può essere antrpocentrica).
Confronto
Proviamo ad analizzare lo gnosticismo in dieci punti, mettendo a confronto ciascuno dei quali con le affermazioni della NA
1) Sulla realtà lo GN ha una visione di dualismo ontologico (dualità essenziale tra spirito e materia), che diventa in realtà un monismo, in quanto lo spirito è la sola realtà positiva (monismo ottimistico) – mentre la materia è la negatività, la mancanza d’essere - e il superamento della fisicità non è escatologico ma interno a questa storia . Per la NA, pur prendendo l’avvio da una concezione pessimistica della materia, tutto si riassume nella concezione olistica: la realtà è unica (panteismo o panenteismo) e buona (monismo ottimistico).
2) Suo concetto del divino: esiste un Dio supremo che, insieme alle realtà da lui emanate, costituisce il Pleroma (buono); ma anche un “dio secondario” (avvicinato a quello dell’Antico Testamento; o alcuni enti intermediari) dal quale è creato il mondo materiale (cattivo). Per la NA Dio non è personale, creatore, nè tantomeno Amore.
3) Dio sta all’antitesi del cosmo. Nella NA troviamo un disprezzo generale per la materialità, tanto che la reincarnazione è vista come una progressione verso la spiritualizzazione. NB. Però si può notare una contraddizione: per essa il divino è essenzialmente “energia”, quindi una entità fisica.
4) E’ importante nello GN la descrizione del mito originario (o totale, o archetipo): l’anima umana è una scintilla divina caduta e rimasta prigioniera nella materia (un “dio in esilio”). La NA ripete spesso la formulazione della scintilla divina.
5) L’anima ignora questa sua origine divina, non facendo posto alla realtà del peccato e alla distinzione tra bene e male morale. Nella NA non si dà concetto di peccato e di distinzione tra bene e male.
6) Per lo GN l’uomo è per natura divino: al suo interno trova il Sè universale (ciò che dà spazio alla mistica). Anche la NA, che fa molto spesso riferimento alla “mistica”, parla di un dio all’interno di se stessi, per cui è sufficiente rivelare all’uomo il suo potere divino.
7) Una volta illuminato (presa di coscienza), l’uomo si salva da sè, con le sue sole forze (autorealizzazione). Nella NA sono di casa i concetti di autorealizzazione e di autosoteria: è l’uomo che ascende a Dio, non è Dio che si china amorevolmente sull’uomo.
8) La redenzione (salvezza) per lo GN consiste nella rivelazione riguardo alla propria origine (mito archetipo) e nell’orientamento (ascendere, ritornare) verso il Pleroma divino. La NA identifica spesso conoscenza (e salire a Dio) con salvezza.
9) La capacità di ricevere questa conoscenza (gnosi) è riservata a pochi iniziati (esoterismo). Anche la NA è profondamente esoterica e va alla ricerca di persone da iniziare ai “misteri”.
10) Il “redentore” scende in questo mondo in un corpo apparente e di conseguenza la “Storia della salvezza” non si fonda sulla storia di Gesù di Nazaret (l’opera dello Spirito è totalmente indipendente da Gesù). Cristo per la NA non è certo il supremo e il definitivo rivelatore-redentore, ma uno dei tanti individui che nella storia rendono presente il “Cristo cosmico”.
Conclusione
Se lo GN ha rappresentato per la Chiesa specialmente del II secolo un pericolo mortale di svuotamento essenziale dall’interno, non possiamo ignorare che questa sua nuova presentazione, contrariamente alle sètte che combattevano il Cristianesimo, costituisce il tentativo oggi più consistente di cancellare dalle radici questa nostra religione.
Qualche studio sullo gnosticismo (oltre gli articoli sui Dizionari):
H. JONAS, Lo gnosticismo, SEI
I.P. COULIANO, I miti dei dualismi occidentali, Jaca Book
U. BIANCHI, Il dualismo religioso, Ateneo Roma
G. FILORAMO, L’attesa della fine. Storia della gnosi, Laterza
G. FILORAMO, Il risveglio della gnosi, ovvero diventare dio, Laterza
G.C. BENELLI, La gnosi, il volto oscuro della storia, Mondadori
LA NUOVA ETA’ DELL’ACQUARIO
(Schema di lezione di don Antonio Contri)
Cos’è
1) Non ha un fondatore, non è un gruppo organizzato, nè accaparratore di denaro; è un “modo di pensare e di vivere” diffuso in tutti i mezzi di comunicazione
2) Non è anti-cattolico (setta); ma è a-cristiano (“movimento” o, meglio, mentalità)
3) Non è aggressivo nè apocalittico (come ad es. i Testimoni di Geova) nè controcorrente; ma è sincretistico (unisce Oriente, Teosofia, Spiritismo [channeling], mentalità americana, “scientismo” moderno,....; usa un vocabolario cristiano: es. angeli, mistica), ottimistico (pensiero positivo, rientrando nella classificazione del “potenziale umano”; si attende un’età utopistica in cui non esistono le divisioni e il male) e assecondante le “mode”.
Dice il card. Ratzinger (Fede, Verità, Tolleranza, Ed. Cantagalli, 2003, p. 134) che la New Age si presenta in una duplice forma:
• gnostico-religiosa
• ecologico-monista
Caratteristiche principali
1) Non è una religione (proveniente dall’alto, eterocentrata verso un Tu), non prevede nè vera preghiera nè vero codice morale); ma una spiritualità (proveniente dal basso, introversa, alla ricerca del Sè; l’uomo è una “scintilla” del divino: gnosticismo); finge di combattere il materialismo (ma tutto è Energia, Dio è una forza di cui posso fare uso); ha un concetto distorto di mistica (autoidentificazione con Dio, “olismo” o monismo, panteismo); ha un sottile disprezzo della materia (come lo gnosticismo)
2) Sulla salvezza: non è etero-soterìa, ma auto-soterìa (autorealizzazione)
3) Non si apre ad un umile ascolto della Parola, ma dà importanza alla presunzione di pochi “iniziati” o eletti (esoterismo)
4) Non parla di peccato nè propone una conversione (ritornare sulle proprie posizioni dicendo: “Ho sbagliato”); ma caldeggia un inserimento in un’onda universale, dicendo: “Segui l’orientamento generale”(e il peccato sta nel non accodarsi a questo flusso)
5) Non impegno libero della persona (sforzo etico, sorretto dalla Grazia), ma dipendenza deterministica da potenze sovra-umane (astrologia: passaggio da Ariete, a Pesci, ad Acquario)
6) Non proiezione escatologica verso un mondo meta-storico e trascendente (ignora il problema della morte individuale); ma proiezione immanentistica (trasformazione epocale di questo mondo).
Consigliabile:
Santa Sede, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva, Varie edizioni.