Pasqua di Morte e Risurrezione
Perché essa è
il centro dell’identità e funzione di Cristo, del Cristianesimo, della
fede e della storia umana? Possiamo proporre come motivo due temi.
I – La Pasqua
è l’affermazione del Regno di Dio nella storia dell’umanità, in attesa del
Regno senza fine.
A) Essa rappresenta la
convergenza di due volontà di salvezza:
quella di Dio e quella di Gesù Cristo
Dio aveva
mandato il Messia, il suo Inviato
per annunciare e attuare una società umana guidata totalmente dal suo progetto di salvezza, cioè quella
modalità del Regno di Dio che è nuova rispetto a quella per ora storicamente
fallita nella vicenda travagliata dell’Alleanza con Israele. Ma il Popolo di
Dio di quella che tradizionalmente chiamiamo prima Alleanza ha rifiutato
l’Inviato convincendo l’autorità politica di occupazione a sopprimerlo con la Crocefissione.
Dio lo ha
approvato solennemente risuscitandolo e con ciò costituendolo Signore non solo d’Israele ma di tutti
i popoli della terra.
At 2, 22-23.36
B) In un inno riportato da Paolo l’Apostolo ci
ha donato un approfondimento di questo evento: fu Cristo Gesù che scelse
volontariamente di assumere in sé l’umanità e di farsi obbediente a Dio fino
alla Morte di Croce.
Per
questo Dio Padre lo ha innalzato fino al suo rango di Signore; col quale nome
nell’Antico Testamento si designava anche JHWH.
Fil 2, 6-11
Nell'Apocalisse di Giovanni il Signore risorto è indicato in colui che è in sella al cavallo bianco e porta scritto Re dei re e Signore dei signori, in attesa della fine, quando egli consegnerà il Regno a Dio Padre.
Ap 19,16; 1Cor 15,24
Nell'Apocalisse di Giovanni il Signore risorto è indicato in colui che è in sella al cavallo bianco e porta scritto Re dei re e Signore dei signori, in attesa della fine, quando egli consegnerà il Regno a Dio Padre.
Ap 19,16; 1Cor 15,24
II - La Pasqua
è la rivelazione di una realtà essenzialmente superiore all’ordine naturale;
realtà alla quale Dio ci chiama in Cristo e nel suo Spirito.
L’uomo è il
capolavoro della prima creazione;
ma, in quanto creatura (e non un dio, come presumerebbe un moderno antropocentrismo),
è strutturalmente fragile, soggetto al peccato e soprattutto destinato alla
morte.
Sal 8; Sal 49,15; Sal 89,49
In quello che
chiama il suo “Vangelo” Paolo ci rivela che la Morte-Risurrezione
di Cristo è la causa della risurrezione degli uomini che sono morti;
fede-speranza cui deve essere attribuita la stessa certezza della Risurrezione
del Figlio primogenito
1Cor 15, 1-5. 20-23; Col 1,18
.
Così Paolo può confortarci (cioè
renderci forti nella fede) parlando di una nuova realtà, che, pur lasciandoci
sperare e soffrire in questo mondo non rinnovato, ci fa vivere per la Risurrezione già fin
d’ora nel mondo nuovo, quello della nuova
creazione, dell’uomo nuovo, della conformazione al Cristo risorto
. Rm 8,29; 1Cor 15,49; 2Cor 5,17; Gal 6,15; Ef
2,15; 4,24; Fil 3,21; Col
3,9-10
cfr
anche 2Pt 3,13
Ricaviamo così una duplice verità di fede e di vita: col Mistero pasquale il Dio fedele ci salva sia dalla morte del peccato che dal fallimento definitivo nel nulla della nostra esistenza.
Ricaviamo così una duplice verità di fede e di vita: col Mistero pasquale il Dio fedele ci salva sia dalla morte del peccato che dal fallimento definitivo nel nulla della nostra esistenza.
Nessun commento:
Posta un commento