venerdì 19 aprile 2019

Centralità della Pasqua



Pasqua di Morte e Risurrezione

Perché essa è il centro dell’identità e funzione di Cristo, del Cristianesimo, della fede e della storia umana? Possiamo proporre come motivo due temi.

I – La Pasqua è l’affermazione del Regno di Dio nella storia dell’umanità, in attesa del Regno senza fine.

A) Essa rappresenta la convergenza di due volontà di salvezza: quella di Dio e quella di Gesù Cristo
Dio aveva mandato il Messia, il suo Inviato per annunciare e attuare una società umana guidata totalmente  dal suo progetto di salvezza, cioè quella modalità del Regno di Dio che è nuova rispetto a quella per ora storicamente fallita nella vicenda travagliata dell’Alleanza con Israele. Ma il Popolo di Dio di quella che tradizionalmente chiamiamo prima Alleanza ha rifiutato l’Inviato convincendo l’autorità politica di occupazione a sopprimerlo con la Crocefissione.
Dio lo ha approvato solennemente risuscitandolo e con ciò costituendolo Signore non solo d’Israele ma di tutti i popoli della terra.
            At 2, 22-23.36

 B) In un inno riportato da Paolo l’Apostolo ci ha donato un approfondimento di questo evento: fu Cristo Gesù che scelse volontariamente di assumere in sé l’umanità e di farsi obbediente a Dio fino alla Morte di Croce.
            Per questo Dio Padre lo ha innalzato fino al suo rango di Signore; col quale nome nell’Antico Testamento si designava anche JHWH.
                        Fil 2, 6-11

Nell'Apocalisse di Giovanni il Signore risorto è indicato in colui che è in sella al cavallo bianco e porta scritto Re dei re e Signore dei signori, in attesa della fine, quando egli consegnerà il Regno a Dio Padre.
                        Ap 19,16; 1Cor 15,24

II - La Pasqua è la rivelazione di una realtà essenzialmente superiore all’ordine naturale; realtà alla quale Dio ci chiama in Cristo e nel suo Spirito.

L’uomo è il capolavoro della prima creazione; ma, in quanto creatura (e non un dio, come presumerebbe un moderno antropocentrismo), è strutturalmente fragile, soggetto al peccato e soprattutto destinato alla morte.
             Sal 8; Sal 49,15; Sal 89,49

In quello che chiama il suo “Vangelo” Paolo ci rivela che la Morte-Risurrezione di Cristo è la causa della risurrezione degli uomini che sono morti; fede-speranza cui deve essere attribuita la stessa certezza della Risurrezione del Figlio primogenito
             1Cor 15, 1-5. 20-23; Col 1,18
.
           Così Paolo può confortarci (cioè renderci forti nella fede) parlando di una nuova realtà, che, pur lasciandoci sperare e soffrire in questo mondo non rinnovato, ci fa vivere per la Risurrezione già fin d’ora nel mondo nuovo, quello della nuova creazione, dell’uomo nuovo, della conformazione al Cristo risorto
.                       Rm 8,29; 1Cor 15,49; 2Cor 5,17; Gal 6,15; Ef 2,15; 4,24; Fil 3,21; Col 3,9-10
                                                                                cfr anche 2Pt 3,13

Ricaviamo così una duplice verità di fede e di vita: col Mistero pasquale il Dio fedele ci salva sia dalla morte del peccato che dal fallimento definitivo nel nulla della nostra esistenza.


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