sabato 2 dicembre 2017

Inizio di Avvento




PRIMA  DOMENICA  DI  AVVENTO  “B”

Per la Chiesa cristiana oggi comincia un nuovo itinerario: il nuovo Anno Liturgico. Siamo di fronte ad una scelta di strada, come chi è davanti a un bivio: vado verso il monte, o verso il piano?

Esistono due modi di considerare il percorso:
- L’Anno Civile gira come attorno a un cerchio chiuso, dove si ripete senza posa. Ha tutti i suoi punti di riferimento al presente, in questo mondo. (Basta che pensiamo ai molti ideali che fanno girare la mente e la volontà di alcuni: il calcio come una malattia che si chiama tifo; la politica vista come  esercizio del potere; il guadagno ad ogni costo, anche se sregolato; il ragazzino che isolandosi dal mondo non vede null’altro per tuffarsi nel super-telefonino….)
E’ il modo di concepire il tempo dei popoli pagani, quindi non cristiani. E’ un mondo bello, ma chiuso sull’uomo.
- Il Cristianesimo invece guarda la storia come una linea retta che, da tangente del cerchio, va verso il futuro, verso l’infinito. E’ un modo impegnativo, ma aperto verso Dio

Questo secondo pensiero è quello che seguiamo noi, venuti in chiesa per prepararci ai punti di passaggio fondamentali dell’Anno Liturgico cristiano: il tempo di Natale e il periodo di Pasqua e Pentecoste

San Paolo nella seconda lettura della Messa ci mette sulla traccia dei “sassolini” (come quelli di Pollicino) che segnano l’orientamento della linea retta che ci conduce verso Dio.
L’Apostolo dice tre cose ai cristiani di Corinto, che provenivano dal paganesimo:
- “In Cristo siete stati arricchiti della “conoscenza” (che nel suo linguaggio voleva significare la sapienza che vi fa apprezzare soprattutto le realtà essenziali)
- “Voi aspettate la manifestazione del SNGC” , nel “giorno del Signore”. Nei quattro Novissimi si faceva parola solo del Giudizio di Dio, senza ricordare che per la Bibbia è anche il giorno festoso della sua ultima venuta (ne abbiamo sentito parlare nella terza lettura, il brano evangelico), oltre la venuta storica del Natale e la venuta presente del Giorno del “Dominus”, che è la Domenica
- “Da Dio siete stati chiamati alla “comunione” col Figlio suo GCSN”. Il concetto di “comunione” significa più cose: vita in comune nella nostra esistenza di ogni giorno (rileggendo la prima delle tre letture odierne potete trovare alcuni spunti di riflessione), partecipazione al Corpo eucaristico, vita senza fine nell’eternità di Dio

Vi sembra che il mondo d’oggi, che prevalentemente fa a meno di Dio, sia incamminato alla felicità e voglia raggiungere il vero bene?
Seguiamo la strada che Dio ci indica per mezzo di un Bambino (ricordiamo che Santa Teresa del Bambino Gesù aveva percorso “la piccola via”).

 

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