PRIMA DOMENICA
DI AVVENTO “B”
Per la Chiesa cristiana oggi
comincia un nuovo itinerario: il nuovo Anno Liturgico. Siamo di fronte ad una
scelta di strada, come chi è davanti a un bivio: vado verso il monte, o verso
il piano?
Esistono due modi di
considerare il percorso:
- L’Anno Civile gira
come attorno a un cerchio chiuso,
dove si ripete senza posa. Ha tutti i suoi punti di riferimento al presente, in
questo mondo. (Basta che pensiamo ai molti ideali che fanno girare la mente e
la volontà di alcuni: il calcio come una malattia che si chiama tifo; la
politica vista come esercizio del
potere; il guadagno ad ogni costo, anche se sregolato; il ragazzino che
isolandosi dal mondo non vede null’altro per tuffarsi nel super-telefonino….)
E’ il modo di concepire il tempo dei popoli
pagani, quindi non cristiani. E’ un mondo bello, ma chiuso sull’uomo.
- Il Cristianesimo
invece guarda la storia come una linea
retta che, da tangente del cerchio, va verso il futuro, verso l’infinito.
E’ un modo impegnativo, ma aperto
verso Dio
Questo secondo pensiero
è quello che seguiamo noi, venuti in chiesa per prepararci ai punti di
passaggio fondamentali dell’Anno Liturgico cristiano: il tempo di Natale e il
periodo di Pasqua e Pentecoste
San Paolo nella seconda lettura della Messa ci mette
sulla traccia dei “sassolini” (come quelli di Pollicino) che segnano
l’orientamento della linea retta che ci conduce verso Dio.
L’Apostolo dice tre cose ai cristiani di
Corinto, che provenivano dal paganesimo:
- “In Cristo siete stati
arricchiti della “conoscenza” (che nel suo linguaggio voleva significare la
sapienza che vi fa apprezzare soprattutto le realtà essenziali)
- “Voi aspettate la
manifestazione del SNGC” , nel “giorno del Signore”. Nei quattro Novissimi si
faceva parola solo del Giudizio di Dio, senza ricordare che per la Bibbia è anche il giorno
festoso della sua ultima venuta (ne
abbiamo sentito parlare nella terza lettura, il brano evangelico), oltre la venuta storica del Natale e la venuta presente del Giorno del
“Dominus”, che è la Domenica
- “Da Dio siete stati
chiamati alla “comunione” col Figlio suo GCSN”. Il concetto di “comunione”
significa più cose: vita in comune nella nostra esistenza di ogni giorno
(rileggendo la prima delle tre letture odierne potete trovare alcuni spunti di
riflessione), partecipazione al Corpo eucaristico, vita senza fine
nell’eternità di Dio
Vi sembra che il mondo
d’oggi, che prevalentemente fa a meno di Dio, sia incamminato alla felicità e
voglia raggiungere il vero bene?
Seguiamo la strada che
Dio ci indica per mezzo di un Bambino (ricordiamo che Santa Teresa del Bambino
Gesù aveva percorso “la piccola via”).
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