L’IDENTIA’ DEL CRISTIANO
I lettera ai Corinzi - Lezione terza -
Capitoli III e IV
Nei capitoli
precedenti abbiamo sentito san Paolo che distingue sapienza umana da sapienza
cristiana e l’abbiamo visto che rimprovera ai cristiani di Corinto di dividersi
in vari “gruppi” di credenti, cioè di non aver compreso l’unità essenziale della comunità
cristiana (=Chiesa). Conseguentemente tratta della funzione, distinta per il
“servizio”ma non per la superiorità, dei “ministri”(servitori, diàkonoi) della Chiesa, che allora erano
“apostoli”-annunciatori (e oggi sono pastori-maestri); che non sono fonti
dell’acqua, ma “tubi dell’acquedotto”
Qui l’Apostolo
se la prende con la contrapposizione tra il gruppo di Paolo e il gruppo di
Apollo (suo collaboratore nel “costruire” la comunità)
Sapienza significa per lui “filosofia pratica di vita” (e la
sapienza umana è per lui “follia”)
3,1-4
Paolo parla della “maturità” del
cristiano e dice:
-
rimanete ancora bambini-neonati se siete
“carnali”, cioè se vi comportate secondo criteri (semplicemente) umani, se
appartenete ai “partiti” nella comunità, se vi lasciate guidare da invidia e
discordia
-
sarete maturi, cioè perfetti cristiani, se
sarete “spirituali”, se vi lascerete guidare dallo Spirito santo (cioè vivrete
nella vera sapienza)
3,5-9
Gli apostoli fondatori sono a
servizio:
-
Paolo e Apollo hanno piantato e irrigato
-
Dio fa crescere
-
Noi siamo collaboratori di Dio
La Chiesa è: campo, edificio
3,10-17
La costruzione della Chiesa:
-
Dio dà la grazia a Paolo
-
Paolo pone il fondamento
-
Un altro erige i muri
I cristiani sono il tempio
di Dio, dove abita lo Spirito di Dio
Fondamento è Cristo
3,18-23
Tutto nella Chiesa è orientato a
Dio (Paolo è teocentrico):
-
i ministri e tutto il resto sono (a servizio) di
Cristo
-
Cristo stesso è (a servizio) di Dio
4,14-21
- Paolo è fondatore perché genera
i cristiani come figli carissimi, mediante il “vangelo”
- Paolo è da imitare (non dice:
obbedire)
Notare che “evangelo” non
è (solo) nei gesti-parole di Gesù durante la vita terrena (come appare soprattutto
dai primi tre “vangeli”), ma è Cristo
stesso soprattutto nel Mistero pasquale: Morte, Risurrezione, effusione dello
Spirito.
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