L’Evangelo, epifania dell’amore di Dio in Cristo e nella Chiesa
in quattro periodi del primo secolo
Percorso
dei vangeli
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Percorso
parallelo
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I
- Missione fattuale e verbale del Gesù terreno (dall’Immersione nel Giordano
alla Morte in Croce): tempo dell’incomprensione
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II
- Annuncio della Chiesa: Epifania messianica a partire dal Risuscitamento di
Gesù il Cristo ed Effusione dello Spirito
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1Ts, Fil ; lettere maggiori di Paolo (il suo
“vangelo”): funzione salvifica di Cristo e vita morale del cristiano; orientamento
verso l’eschaton
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III
- Lettura sapienziale in due fasi dei gesti e delle parole di Gesù:
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Mc: premessa alla storia della Passione;
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Mt e Lc: inserzione sullo schema-Mc della Fonte dei Logia
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Ef, Col (orientamento
verso il proton) più Ebrei (sacerdozio di Cristo) e Atti ( salvezza nella
Chiesa)
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IV
- Teologia dei titoli : messianità (vangeli dell’infanzia) e filiazione
(Giovanni)
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Lettere pastorali e
“cattoliche” (vita concreta della Chiesa) più Apocalisse (escatologità fra
anticipazione pasquale e conclusione della storia)
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CENTRO DELLA PRIMA CRISTOLOGIA
Triplice atto del mistero pasquale
MORTE: gli uomini
hanno privato Gesù della vita terrena
Avete fatto crocifiggere per mano di pagani un uomo, Gesù il Nazzareno
RISUSCITAMENTO: Dio
gli dona una vita superiore…
E ASSUNZIONE: …e lo introduce nell’ambito divino
Dio il Padre ha risuscitato questo Gesù conferendogli lo Spirito
promesso
ed elevandolo alla sua destra.
CREAZIONE DELLA SOCIETA’ DELLA SALVEZZA: il Glorificato, ho éschatos Adàm (1Cor 15.45), dà vita alla Chiesa
Gesù glorificato ha effuso su di noi il suo Spirito
Conclusione di teologia biblica
Dio ha costituito Kyrion kai Christòn (Re-Messia) questo Gesù che voi avete crocifisso.
Poiché Kyrios
significa sia Dio sia il Signore, questa base di riflessione “orienta verso il
mistero di Gesù nella sua relazione a Dio” (vedi nota nella Traduction
Oecuménique de la Bible
all’ultimo versetto citato; vedi anche la sintetica nota a Rom 9,5 ne La Bibbia di Gerusalemme)
La rivelazione implicita della Trinità diventerà esplicita,
sotto la luce dello "Spirito della verità", nel proseguo della vita della Chiesa
apostolica, specialmente nel vangelo e nella prima lettera di Giovanni
Questa lettura privilegiava le strutture relazionali.
Perchè si applica ai vangeli il "metodo della scuola delle forme"?
Il problema ha angustiato anche s. Agostino, che usa l'ossimoro oraziano "concordia discors".
Perché le parole proprie di Gesù sono ambientate e modulate diversamente in maniera progressiva secondo il grado di comprensione della Rivelazione che riceveva la Chiesa apostolica in tre momenti: Marco / Matteo-Luca / Giovanni?
Perché la chiave interpretativa dell'autocomunicazione e manifestazione di Dio inizia ad operare dal Mistero pasquale, quando l'uomo Gesù è innalzato come Signore e Cristo alla destra del Padre, donde effonde il suo "Spirito di verità" che ispira le Scritture. Ciò consentirà anche a chi non conosce la vera teologia della Riverlazione di accettare questo principio: una frase contenuta nella Parola di Dio scritta alla luce dello Spirito è "più rivelazione" di un'espressione attribuita al Gesù terreno.
Conclusione di teologia sistematica
Le grandi verità della
Scrittura saranno dogmatizzate nel IV secolo, facendo ricorso a categorie
concettuali greche, nei documenti solenni del magistero (per la Trinità, nei primi due
concili ecumenici celebrati a Nicea e Costantinopoli).
Questa lettura privilegiava il fondamento ontologico.
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