COME CAPIRE LA BIBBIA ?
Umili suggerimenti pratici per principianti
Anche un uomo di cultura della
nostra area geografica “ben intenzionato” capirà poco se leggerà la Bibbia come L’Orlando furioso o I promessi sposi. Immaginiamo allora un operaio che lavora agli
altiforni o un ragioniere di banca.
E lo Spirito Santo? Ma Lui non è
lì per sostituirsi alla nostra pigrizia o per sconfessare i nostri pregiudizi
(magari di cattolici fermi alla qualifica di “tridentini”). Comunque resta vero
che la Bibbia
va interpretata alla luce di Colui che l’ha ispirata, non ignorando la
tradizione della Chiesa e l’aiuto del suo magistero (Concilio Vaticano II).
COS’E’ LA BIBBIA
Non è un’antologia di scritti che
si possono dichiarare portatori della Parola di Dio “allo stato puro” (Non
tutta l’acqua che piove dal cielo entra nel piccolo canale che serve a irrigare
il mio campo). La Parola
di Dio vi è “ristretta” nei concetti e nelle parole degli uomini, di diverse
culture e di diverse epoche. Teniamo conto che il genio semitico si esprime
prevalentemente con simboli, figure, azioni, e quello greco con concetti
Non è un libro di scienze, di
storia civile o militare, di antropologia, di sociologia, di economia, di
diritto….. Essa è un libro di fede e di morale, di spiritualità e di preghiera,
insomma un libro di rivelazione e salvezza
La rivelazione divina è donata
secondo modi di comprendere diversi, senza distinzione di “centro o periferia”
delle affermazioni
Prima dei testi scritti si sono
sviluppate tradizioni orali diverse. I libri biblici spesso non sono stati
composti di getto, in pochi mesi, da un unico autore….
La disposizione dei libri e delle
loro parti è molto lontana dall’ordine con cui le varie “chiese” cristiane
stampano le proprie edizioni. Questo ci farà evitare di attribuire una priorità
“teologica” ai due racconti della creazione in Genesi (AT) o al vangelo secondo
Matteo (NT)
Le proposte di teologia o di
morale che sottostanno ai vari libri sono spesso opposte alle altre,
condizionate delle concezioni filosofiche,
socio-politiche… degli autori umani
L’interpretazione della Bibbia ha
subito e subisce uno sviluppo all’interno (vedi la concezione di Dio nell’AT) o
al di fuori (vedi la moralità della guerra, o la posizione della donna in
alcuni testi paolini, e nella concezione della Chiesa d’oggi).
Coloro che purtroppo ancor oggi
seguono la teoria della “dettatura meccanica” o della lettura letteralistica
della Bibbia non sanno raccapezzarsi quando trovano contraddizioni,
incongruenze, ripetizioni, errori topografici e storici, approvazione di metodi
immorali….
Spesso le traduzioni nelle nostre
lingue faticano a rispettare completamente il testo originale, essendo da esso
lontani alcuni vocaboli e addirittura alcuni concetti (per es. giustizia,
anima, azione di Dio sul creato)
UN PICCOLO SUGGERIMENTO DI ESEGESI ED ERMENEUTICA
Guardiamoci dalla fretta del
lettore che non sa distinguere il linguaggio o il genere letterario (ciò che
l’autore umano dice) dal messaggio o contenuto (ciò che Dio insegna).
Come un lettore della favola di
Esopo o Fedro per capire la “morale” deve affrontarne tutto il testo; come il
lettore di un libro dell’Eneide deve conoscere la trama di tutto il poema, così
nessuno può capire la Bibbia
se non conosce il contesto prossimo e remoto.
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