domenica 5 marzo 2017

Per qualche amico che si aggiorna



UNICA LETTURA POSSIBILE DEL NUOVO TESTAMENTO

Premessa.
                      Se pensiamo che tutto l’AT era presentato come “Storia sacra” – mentre non è secondo i concetti attuali “storia”, né soltanto storia (e i libri profetici, e i sapienziali?) e tantomeno presentabile come “edificante” – vediamo quanto dobbiamo imparare dai cosiddetti “fratelli separati” che sono i protestanti e riformati.

Il cristiano cattolico scarsamente acculturato vissuto nella prima parte del XX secolo cercava nei vangeli sinottici (e parallelamente negli Atti):
- frasi sicure e indiscusse pronunciate fisicamente da Gesù e sue azioni fuori del normale tali da rassicurarsi interiormente e da poter essere raccontate ai bambini nell’unica catechesi che si presentava allora dalle parrocchie
- un racconto unico, breve e indiscutibile tale da diventare una vera “vita di Gesù”.

Si evitavano come tentazioni al peccato le ipotesi di diversità, contraddizioni, incongruenze, oppure le posizioni irritanti o squalificanti attribuite a Gesù, su qualsiasi pagina del libro (vangelo) che per eccellenza è “sicuro”. Esempi: “Chi non odia suo padre….” (Lc 14,26); “Quel giorno e quell’ora nemmeno il Figlio…..” (Mc 13,32)
Si pensava che i libri biblici fossero ispirati per dettatura meccanica, parola per parola.
Si ritenevano i vangeli sinottici come scritti unitariamente nei brevissimi tempi susseguenti la morte di Gesù e concepiti come “integratori” del precedente

Si operavano riduzioni semplicistiche e contro il vero concetto di “Parola di Dio”, non tenendo conto che.
- “vangelo” è primariamente quello che intende nelle sue lettere san Paolo
- circa metà del NT è occupato dalla figura di san Paolo e dalle lettere da lui scritte o a lui attribuite
- il NT (come analogamente l’AT) è una serie di libri e libretti che sono resoconti ecclesiali (prodotti dalla Chiesa apostolica e subapostolica) – scritti in diverse epoche di “maturazione” (si pensi al IV vangelo) -  del messaggio teologico, morale, spirituale lasciato dalla persona, vita e insegnamento di Gesù il Cristo
- il fatto dell’esistenza di quattro vangeli canonici ci dice che Cristo ha una figura polimorfa non completamente contenibile in un singolo libro.

Oggi dichiariamo Parola di Dio tutti i libri accolti dalla Chiesa primitiva come da Lui ispirati (come ammessi alla lettura liturgica ufficiale).

Raccomanderei lo studio di due numeri della costituzione conciliare Dei verbum:
a)     il numero 19 sulla formazione dei vangeli. Che, se siamo attenti, vediamo ripercorrere i sentieri indicati da Luca nell’introduzione: Lc 1,1-4

b)    il numero 7 sulla trasmissione della Rivelazione. Vedi in altro luogo del mio blog.

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