DOMENICA II DI QUARESIMA “A”
Alla conclusione del racconto
evangelico troviamo un comando di Dio Padre = Ascoltate mio Figlio.
Ma l’uomo moderno, che con la
scienza e tecnica è uscito dall’età infantile (non ha più bisogno della
badante), rifiuta ogni autorità superiore: “Perché
abbiamo bisogno di Dio per capire la grandezza dell’uomo e realizzarla?”
Siamo al rifiuto della Religione, della Fede, di Cristo.
Ma guardando
all’uomo concreto, alla sua storia, alla sua civiltà culturale, possiamo dire
che egli è padrone di se stesso? “Può essere
soddisfatto l’uomo di come va il mondo umano (l’umanità) e la sua vita)? Conosce
l’uomo ciò che è l’autentica verità sul creato e su se stesso? Si orienta alle
scelte che la realizzano? Nei rapporti con gli altri ignora forse i doveri ed
esige solo i diritti?”
Dio ci ha dato
in dono la ragione. Ma questa luce è
spesso insufficiente: è come un faro di automobile nella nebbia di notte. Si
mettono in mezzo i progetti di pura fantasia, le nostre insicurezze e passioni.
Allora cerchiamo la luce della fede, ma talvolta troviamo
anche qui le tendine che ne oscurano i raggi.
Prendiamo
un esempio di un fatto recente che richiede sia una risposta morale che una
giuridica: quello del cieco e tetraplegico che
ha deciso di por fine alla sua vita di immenso dolore. La risposta della
maggioranza dei mezzi d’informazione sembra fatta apposta per
dare….un’informazione confusa: Quattro osservazioni:
1 - Si parte col piede sbagliato
se non si distinguono almeno due cose certamente da tenere separate: il
suicidio assistito, l’eutanasia
2 – E’ un modo d’ingannare quello
di presentare due fronti contrapposti (come partiti!) fra cristiani e non
cristiani, magari identificando i primi con lo….stato del Vaticano (degno
sempre di critica!) e fingendo d’ignorare che
tra i secondi si ritrovano anche giuristi, pensatori e politici non
credenti.
3 - Si intorbidano le acque se si
lamenta l’intervento della Chiesa su una questione che attiene anche alla
morale; così pure se si mette – ma solo su un aspetto di contorno - la Chiesa di adesso in
contrasto con quella del tempo passato
4 - Non si giudica se un’azione è
lecita con argomenti di umana compassione. Quindi le autorità della Chiesa
hanno concesso nel caso una cerimonia di carità cristiana (liturgia della
Parola), ma non hanno giustificato la decisione di morte.
Invece sul
“monte alto” risplende sicura la luce
divina di Gesù. Dalla “nube” (nell’AT significa: dall’abitazione celeste di
Dio) il Padre dichiara personalmente e solennemente due cose:
1 – In Gesù riconosco il mio Figlio
amato ed approvato
2 – La vostra salvezza dipende
dall’ascolto di questo unico Maestro, che è il nuovo Mosè.
La conclusione per la nostra vita è di
estrema importanza:
-
il Figlio di Dio è intellettualmente incapace di
ingannarsi: Lui è la Verità
- il Rivelatore mandato da Dio è moralmente
incapace di ingannarci: Lui è la
Vita
A Lui va la nostra sicura
adesione di Fede. e di Amore.
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