mercoledì 22 febbraio 2017

Confirma fratres tuos (Lc 22,32)



Cattedra di san Pietro Apostolo
Festa del 22 febbraio (ogni parola qui è essenziale)

            I
Ai tempi di Pio XII si sarebbe celebrata la “Festa del Papa”

Come si è presentato alla sera dell’elezione Papa Francesco? Come Vescovo di Roma
Non era una novità: il Concilio Vaticano II aveva ripreso il discorso della Collegialità; Paolo VI aveva iniziato il recupero della Sinodalità. Cioè: il Papa non è tutta la Chiesa!

Andiamo a vedere quali funzioni avevano gli Apostoli (soprattutto Pietro) nel mezzo secolo in cui nacque la Chiesa cristiana:

1)      Periodo del “kérygma”: Annuncio dell’intervento nuovo di Dio al Popolo Ebraico e ai Pagani = NOVITA’ – Leggere il discorso di san Pietro nel cap. 2 degli Atti (Pentecoste).
2)      Periodo della “didaké” (dottrina): Approfondimento della VERITA’, anche morale, portata da Gesù Cristo – Leggere il cap. 10 degli Atti (discorso di Pietro)
3)      Periodo della strutturazione della Chiesa: far vivere, come “anziani” (presbìteri, vocabolo che allora includeva presbiteri ed episcopi), la COMUNIONE nello Spirito Santo nel “gregge di Dio”, mentre il “Pastore supremo” rimarrà sempre Cristo – Leggere la lettura di oggi cioè 1Pt 5,1-4.

II
Risposta a un’obiezione: Perché non ricorrere semplicemente al brano evangelico odierno (Mt 16,13-19), che ci è bastato per tanti decenni?
E’ noto che nel (circa) un secolo che va dall’elezione di PioVI (1775) alla morte di Pio XI (1878) la teologia e il magistero cattolici – per reagire agli attacchi furiosi che provenivano dall’esterno e dall’interno - hanno sostenuto una lettura molto “dura” e unilaterale della funzione del Papa (che ha fatto sentire i suoi echi almeno fino alla morte di Pio XII, nel 1958).

Perché “su questa pietra” non significa sicuramente “su di te”. E perché i poteri non sono dati solamente a Pietro.
Citerò il massimo Dottore della Chiesa latina, S. Agostino (354-430) e uno dei Papi più illustri, autore di una teologia molto equilibrata, San Leone Magno (440-461). I testi si trovano sul volume III della Liturgia delle Ore.
a)      S. Agostino: “Su questa pietra stabilirò la fede che tu professi. Fonderò la mia chiesa sulla tua affermazione: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. (…..). “Queste chiavi le ha ricevute non un uomo solo, ma l’intera Chiesa” (…..). “A te darò quello che è stato affidato a tutti. E’ ciò che intende dire Cristo. E perché sappiate che è stata la Chiesa a ricevere le Chiavi del Regno dei cieli, …..” (Solennità del 29 giugno)
b)     S. Leone: “Il diritto di esercitare questo potere è stato trasmesso anche agli altri apostoli, questo decreto costitutivo è passato a tutti i prìncipi della Chiesa. Ma non senza ragione è stato consegnato a uno solo ciò che doveva essere comunicato a tutti. Questo potere infatti è affidato personalmente a Pietro, perché la dignità di Pietro supera quella di tutti i capi della Chiesa” (Festa dl 22 febbraio)

Il progresso della storia della dottrina cattolica non risulta dalla somma aritmetica di una dichiarazione sull’altra, ma dalla più profonda comprensione di un’affermazione; specialmente se questa appartiene alla Sacra Scrittura, la quale è l’unica “fonte” della Rivelazione (che dev’essere recepita e letta all’interno della Tradizione ecclesiale).

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