A SERVIZIO DELLA COMUNITA’
A che serve il prete? Per imporre ai riottosi il dominio della chiesa? O al
massimo per parlarci noiosamente di Dio? Ma l’uomo ha bisogno di ascoltare uno
che la sa più lunga di lui? Non è lui l’essere
più perfetto che esista, padrone assoluto di se stesso? L’uomo moderno, maturo
e adulto, sa guidarsi da sé e non segue le vecchie “devozioni” professate dal
popolino.
Il sacerdote
cattolico ha una sola funzione, o missione: essere l’altoparlante di Cristo, il continuatore della sua
opera. Perché da lui scelto con una chiamata interiore, la vocazione. Quindi
egli, sul modello di Cristo, è il fratello maggiore e il maestro dell’uomo per
superare quella che, più che crisi di Dio, è crisi dell’uomo nei suoi
rapporti con Dio e nella comprensione di se stesso senza gli inganni che gli
vengono proposti dai "media” vecchi e nuovi.
Perché il
Figlio di Dio è venuto nella nostra storia? E’ il nostro Salvatore, perché abbiamo bisogno di essere salvati e di essere
migliorati nella nostra condotta. Cristo, che è insieme Dio e Uomo, come Dio è
Figlio che viene dal Padre e ci rivela che l’uomo sta al suo posto nel creato solo
come “figlio di Dio”.
Quanti
scrittori moderni ci hanno fatto credere che l’uomo è sempre nel giusto, qualsiasi
desiderio o istinto egli segua. Domandiamoci allora se il mondo attuale – ultima “creazione” della mente dell’uomo - è
giusto, se è dominato da princìpi validi, se riconosce i diritti degli altri, se
aiuta i deboli e gli oppressi, se è innamorato della pace.
Ma le grandi
potenze – non solo quelle che sorreggono la politica e l’economia – ma anche quelle
che creano dal nulla l’opinione pubblica – con tre distorsioni assolutizzano
l’individuo: “nessuno è come me” (egocentrismo,
o superbia che esilia Dio); “tutto deve servire a me” (egoismo,
o avidità che opprime il fratello); “tutto deve procurare piacere a me” (edonismo, o dissolutezza che sfrutta il debole). Si tratta delle tre fiere che Dante
incontra all’inizio del suo viaggio. Per mostrare che le conseguenze sono
molteplici, portiamo alcune affermazioni: “L’inferno sono gli altri” (sentenza
del francese Sarte); per il sociologo Bauman il male viene dalla sostituzione
del principio di solidarietà con quello di competizione; per molti la vita è un
baccanale senza limiti anche se può terminare in tragedia.
Nell’uomo deve
prevalere la guida della mente non
quella della fisicità. Uno dei maggiori nemici del Cristianesimo è il tedesco
Nietzsche, esaltatore del nichilismo (la filosofia del Nulla), che ha intuito
la dualità dell’uomo, arrivando a scrivere: “L’uomo è una corda tesa, tesa fra
il bruto e il superuomo, una corda tesa su una voragine”. Ma nel primo periodo
del suo “filosofare” ha infelicemente opposto lo spirito del dio Dioniso
(l’istintualità) a quello del dio Apollo (la razionalità). Per vedere da quale
parte incliniamo, domandiamoci se siamo più attratti da un film “noir”, della
violenza e dell’horror, oppure da un film che tratta delle conquiste della
scienza, o della spiritualità, o dell’arte.
La visione
dell’uomo deve rimanere equilibrata tra i due poli estremi (che concordano nel
rendere inutile Dio): la concezione che lo riduce a un essere materiale, che non capisce più la sua
eccedenza sulle altre creature (vedi gli innamorati “alla pari” dei cani e di
altri animali anche selvatici); la concezione che lo vede come creatore di
tutto attraverso la sua intelligenza
e volontà
"Vedo le
cose migliori e le ammiro, ma seguo quelle peggiori" diceva il poeta
pagano Ovidio (vedi pure il cap. 7 della lettera di san Paolo ai Romani). Anche
quando individua ciò che è bene e ciò che è male, l’uomo molte volte non ha la
decisione o la costanza nell’attuare
il fine positivo. Si condanna a una serie di errori, perché “Errare è umano, ma
perseverare è diabolico”. Così fa chi rifiuta o ignora l’uso della preghiera e
il ricorso ai sacramenti del nutrimento e della “medicazione” spirituale per
averne un aiuto dall’alto.
Il prete è qui
per aiutare il fratello che di solito nuota bene, ma che, stando per annegare,
rifiuta l’aiuto di chi vuol salvarlo. Nel nome di Cristo Salvatore.
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