sabato 10 settembre 2016

Chiacchiere di casa nostra

Italia anticattolica e anticlericale

Una buona parte degli italiani ostenta un’insofferenza contro Chiesa e Clero, rivendicando persino la corrispondente libertà d’insulto, o peggio.
Si organizza spesso in televisione una virtuale seduta di tribunale, come per esempio col programma “In onda” (anomala?), animato da due spiritelli (uno titolato abate, l’altro aspirante rabbino) che sostengono la parte degli “amici” di Giobbe, aiutati da consimili, con l’opposizione di un accerchiato cattolico, magari indigesto. Poco tempo fa era di turno la libertà (nome sacro per i dissacratori!)  dei gay di convolare a coonestate nozze. Ogni tanto usciva dal letargo uno stralunato Luca Fontana che ostentava un’esagerazione di laicità contro l’invadenza di cardinali e sottospecie, dei quali si sciorinavano indimostrabili trascorsi subangelici, chiedendosi se in uno stato sovrano dovevano decidere tutto loro, come se fossimo….prima del 1870 nello Stato della Chiesa! Chiediamoci: se un gruppuscolo di esagitati pretende di imporre la mordacchia ai molti benpensanti, ma poco loquenti, cattolici, si può ancora parlare di democrazia?
Altro esempio: sacro orrore per la proposta del “Giorno della fertilità”, richiamante l’offerta alla Patria (vocabolo desueto) dei figli per gli otto milioni di baionette al fine di ottenere in due settimane una vittoria “di regime”; senza spremere un sacco lacrimale per le oggettive statistiche più infauste sulla denatalità pubblicate naturalmente dai soliti…. clericali. Con la conseguente diplomatica “ritirata” di chi ci governa in un iperuranio, che però comincia a perdere la vernice. A proposito d’identità, da noi si usa la perifrasi “questo Paese” per evitare l’inconfessabile dichiarazione dell’amor di Patria, essendo Italia nome applicabile solo alla nazionale di calcio (aveva ragione Carducci: “Itala gente da le molte vite”).
Se aggiungiamo che il coniglismo italiano ha teatralmente innescato la miccia alle sue batterie per reagire alla satira, non dimostrante certo “esprit de finesse”, del famigerato settimanale francese sul terremoto in Italia con una fatwa senza appello (CorSera: “Un’aggressione offensiva, Charlie è indifendibile”), rispetto alla metà delle sue…truppe mosse in disapprovazione del ludibrio perpetrato l’anno precedente in una vignetta contro tutte le tre religioni monoteistiche, vediamo che è meno rischioso sparare al gregge cristiano che non all’islamico branco.
Retrocedendo più oltre, domandiamoci quali argomenti gli anticattolici hanno usato, e vittoriosamente; nelle loro battaglie. Di solito occultano i veri motivi dietro temi più significanti per la grande massa. Come nell’aborto procurato: era un reato (fascista) contro la stirpe, poi contro la morale (cattolica), ora contro la persona; ostacola la liberazione della donna; è già legalizzato dai paesi più avanzati; fa sprecare molti soldi a chi voleva praticarlo all’estero.

Quale diagnosi possiamo avanzare sulla nostra situazione? Non solo abbiamo abbandonato inorriditi la metafisica classica, ma anche la logica. L’amore della sophia (filosofia) ha ceduto il passo al pensiero debole, alla cultura liquefatta. Un riscontro pratico si ha dalla “pubblicità” (che si dovrebbe definire “un oltraggio all’intelligenza”) per es. delle poltrone che da anni minacciano di fare scadere gli sconti ad ogni domenica, oppure degli elettrodomestici che “costano poco” perché fanno grazia di un mezzo euro su un ammontare di qualche centinaio.

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