venerdì 15 luglio 2016

E' necessario cambiare la Chiesa?

RIFORMA SEMPRE IMPELLENTE, O RIDUZIONISMO DEFORMANTE?

Alcuni decenni or sono i teologi progressisti si opposero con forza alla stesura di una “carta costituzionale” per la chiesa. Per l’evidente ragione che la costituzione della chiesa è già scritta nel “vangelo” (inteso come nel linguaggio di Gesù, o nel linguaggio di san Paolo).

                        I

La Chiesa cristiana è essenzialmente il Regno di Dio, Padre di tutti, in quanto anticipato sulla terra,
-          dove si crede, secondo la rivelazione divina,
-          dove si vive, secondo la volontà divina,
-          dove si chiede e si ottiene la Grazia, secondo la santità divina,
nell’attesa della venuta del Regno definitivo della Gloria.

Seguendo questo modello, ispirato al “Pater noster”, la Chiesa cristiana  diventerà, ma solo conseguentemente, anche
-          l’organismo che aiuta l’uomo e l’umanità ad auto-realizzarsi secondo un umanesimo verticalmente aperto, lontano dall’ateismo, agnosticismo e indifferentismo;
-          l’organizzazione che assicura per tutti i popoli la giustizia sociale, la vera libertà che non si scrolla di dosso alcuna legge umana e divina, la dignità e lo sviluppo dei singoli e dei gruppi;
-          l’organizzazione politico-scientifica che salverà il mondo all’autodistruzione;
-          l’ONU che porta la concordia e la pace in tutto il mondo;
-          l’organizzazione che favorisce la concordia e comprensione tra le varie chiese e religioni.

Quindi proporre, per correre incontro ai “desiderata mundi”, come fine principale l’instaurazione  del precedente schema universale, equivale ad applicare all’umanità malata una terapia che aggrava il male, avendo licenziato il “medico” universale che è Cristo, per assoldare ammiccanti ciarlatani, cresciuti alla scuola di un illuminismo senza Dio personale né religioni rivelate.
Non è necessario ricorrere a prove filosofiche  per vedere che l’ “homo novus” dell’ateismo (o nichilismo), guida di un inesistente progresso illusionistico senza fine, dopo la rivoluzione dell’illuminismo anticristiano, è arrivato agli orrori ben conosciuti del sanguinario XX secolo, il quale si sta espandendo agli inizi dell’ XXI
La conclusione sarebbe disastrosa:
-          annacquamento del Cristianesimo, o sua riduzione alla funzione d’inginocchiarsi alla presenza delle richieste di un mondo post-cristiano (evangelizzazione disgraziatamente negativa!);
-           sarebbe come dire che, in attesa della beata pace universale portata alla fine dall’uomo, le religioni (soprattutto la nostra!) terminerebbero la propria funzione necessariamente transitoria;
-          sarebbe invocare lo “spirito del mondo”, per giustificare a priori le proprie discutibili scelte, facendolo passare indebitamente per lo Spirito di Cristo (ma sappiamo che quasi tutti gli eretici hanno fatto appello proprio a Lui).

E’ utile richiamare due testi del “discorso del monte”:
-          “Cercate invece anzitutto il Regno di Dio e la sua ‘giustizia’ (da non ridurre alla concezione occidentale moderna!) e tutte queste cose vi verranno date in aggiunta” (Mt 6,33)
-          “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!” (Mt 7,13s.)

II

Non sempre il concetto di chiesa si è distinto per fedeltà al modello sopra esposto. Per esempio, guardando al secolo di Pontefici che va da Pio IX a Pio XII, l’opinione cattolica comune ha preso il magistero come se fosse la fonte principale della rivelazione. Anche oggidì  i Pontefici possono essere tentati di trovare pronta la giustificazione delle loro prese di posizione affidandone la giustificazione sic et simpliciter alla decisione dello Spirito Santo.
Se, per smania di novità, a un certo momento vogliamo creare una chiesa che miri solo a corrispondere alle aspettative della gente, possiamo parlare di “sostituzione” della Chiesa di Cristo.
Perché la Chiesa di Cristo è già nata due millenni or sono e vive della rivelazione e grazia comunicate in modo unico, irripetibile e insuperabile nel “mistero pasquale”; quando è stata spezzata la linea soteriologica della storia, anticipando l’avvento del mondo futuro, inserendo nel mondo presente il miracolo della “cellula germinale” della nuova creazione, della nascita dell’uomo nuovo. A partire dal Battesimo, noi viviamo nel tempo penultimo prima della fine dei tempi. La rivelazione definitiva è data tutta nel mistero pasquale; mentre la comprensione conclusiva si avrà nella storia che culmina con la “parusia” (vedi le idee luminose di O. Cullmann sulla storia della salvezza)
Se Gesù è il Figlio,  non si può trovare se non in Lui la presenza dell’eschaton. Egli è la Parola definitiva di Dio. Lo Spirito del Padre e del Figlio è mandato per far approfondire e attuare l’insegnamento di Cristo (notiamo che ambedue sono detti Verità: Gv 14,6; 1Gv 5,6).

Facciamo riferimento a testi tra i più importanti (e spesso trascurati) del NT sul mistero dell’escatologia cristiana, pervasivo di tutta la teologia:
-          “Il tempo si è fatto breve (…. ) passa la figura di questo mondo” (1Cor 7,29.31)
-          “Tutte queste cose……sono state scritte per nostro ammaestramento, di noi a cui è venuta incontro la fine dei tempi” (1Cor 10,11)
-          “Figlioli, è giunta l’ultima ora (….) è l’ultima ora” (1Gv 2,18)
-          “Dio……ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio….” (Eb 1,1s)
-     "Quelli che sono stati una volta illuminati.....hanno gustato....i prodigi del mondo futuro" (Eb 6,4s)
-          “Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa  e vi ricorderà ciò che io vi ho detto” (Gv 14,25)
-          -“Quando verrà lui, lo Spirito della verità ….non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito (…..) prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà”  (Gv 16,13s).



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