martedì 19 maggio 2015

Catechesi sulla Pasqua



Il Mistero pasquale

(Lo schema richiede di cercare i brani nella Bibbia)

Domande:
Misteri pasquali? O mistero pasquale?
Eventi distribuiti nel tempo? O visti in unità?


Premesse:
Il centro genetico del Cristianesimo è la Pasqua, dalla quale si passa poi all’Incarnazione
Il Mistero pasquale è contenuto nel “kerygma” (annuncio apostolico): “(Gesù di Nazaret)  voi l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato” (At 2,23-24)
Il lavorìo della comprensione di fede da parte degli apostoli comincia ufficialmente con la Pasqua e si estende per un periodo di circa 70 anni
La Bibbia non ci dice di alcun testimone del “fatto” della Risurrezione

I
Nei due volumi della sua opera, lo storico della salvezza san Luca esprime tre eventi: Apparizioni del Risuscitato, Assunzione, Pentecoste

A         Lc 24,2:   Tomba vuota
                 24,31: Riconoscimento ad Emmaus
              24,36 Apparizione ai discepoli
          
B         Lc 24,50  E’ portato in cielo
            At1,9.11:  Fu elevato, assunto

C         At 2,4:     Colmati di Spirito santo

Sintesi: At 2,32: Dio lo ha risuscitato; innalzato alla destra di Dio; ha ricevuto lo Spirito promesso; lo ha effuso

II
Due brani pre-paolini:

Rm 1,3-4: nato secondo la “carne”; costituito Figlio di Dio secondo lo Spirito.
1Cor 15,3-5: morì e fu sepolto; è risorto e apparve (il “credo” primitivo)

III
Due sintesi “mature” e sintetiche

Fil 2,7: (Cristo Gesù) assume una condizione di servo, uomo
     2,8: morte di croce
     2,9: Dio lo esaltò
(Schema: abbassamento /innalzamento)

Gv 20,1-10: Tomba vuota
           16:    Riconoscimento dalla Maddalena
           17:    Salgo (Ascensione)
           22:    Ricevete lo Spirito
(Tutto questo è avvenuto in un solo giorno)

Nota. I tre interventi (Risurrezione, Ascensione, Effusione dello Spirito) vengono attribuiti nella maggioranza dei casi a Dio, in altri casi a Gesù (nei testi più tardivi)
Perché la storia della salvezza ha questo schema circolare. A Patre - Per Filium – In Spiritu – Ad  Patrem.

IV
Cos’è essenzialmente il Mistero pasquale? “Ritorno al Padre” (Gv 13,1; 16,28; 17,11)

“Mistero” è una realtà di salvezza superiore alla nostra comprensione. Esso ammette una triplice esposizione:

A         Biblica. Deve essere ricavato da tutto il NT, letto da un cristiano adulto; perché la verità rivelata è contenuta in tutta la Bibbia (composta di varie e alquanto diverse parti)
La lettura dei quattro vangeli non si fa assommando materialmente i fatti raccontati da uno a quelli raccontati da un altro, ma cercando di cogliere la teologia “specifica” di ognuno; per cui presentare un vangelo concordato (I quattro vangeli unificati) è segno di incomprensione dei contenuti della Bibbia.
Tutta la Bibbia non presenta una cronaca “giornalistica”, ma un messaggio di fede e salvezza (verità e grazia)

B         Liturgica: a tappe, in tre festività (per la partecipazione dei fedeli)

C         Catechistica: Insistere sul contenuto essenziale, dando scarsa attenzione ai particolari; sarebbe comunque un grave errore di comunicazione dire che la precedente presentazione del mistero era manchevole, perché non è cambiato il Cristianesimo, ma il modo di presentarlo

            V
Una questione molto dibattuta: la storicità della Risurrezione di Cristo

E’ necessario distinguere bene
- tra “storico” (controllabile sperimentalmente, perché inserito nella nostra storia attuale, nel nostro tempo; come ad esempio la morte in croce)
- e “metastorico” (realtà che sta al di là di questa storia, e che noi apprendiamo per rivelazione; cui rispondiamo nella fede).
Con la Risurrezione Gesù è entrato nella realtà del mondo nuovo, definitivo (escatologico), espresso col termine “cielo”; ma ha lasciato nella nostra storia alcune tracce, o “frange”, per cui è apparso agli apostoli, che stavano dentro la nostra storia. Altrimenti come avrebbero potuto questi testimoniare sulla sua realtà vivente? (Cfr. At 1,3: “Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro…”). In conclusione la Risurrezione è l’opposto della “rianimazione di cadavere”.
Si noti la differenza tra apparizione (che sottolinea la figura celeste che si fa vedere) e visione (che sottolinea colui che la contempla)

Appendice
Sulla Rivelazione

L’unico fonte della Rivelazione è la Parola di Dio, cioè la Scrittura letta e vissuta nella Chiesa
La Chiesa postapostolica  nella sua storia (tradizione) ne è la custode (magistero dei pastori) e l’interprete (magistero dei teologi).
Il catechismo si deve fondare sulla Scrittura, non la Scrittura sul catechismo

Non solo Cristo è il tramite della rivelazione di Dio (non accontentarsi dei vangeli sinottici!), ma anche lo Spirito santo: Rm 8; At 2; Gv 14,15-17 e 25-26; 15,26-27; 16,7-11 e 12-15 (i cinque brani della cena di addio).

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