Il Mistero pasquale
(Lo schema richiede di cercare i brani nella Bibbia)
Domande:
Misteri pasquali? O mistero pasquale?
Eventi distribuiti nel tempo? O visti in unità?
Premesse:
Il centro genetico del Cristianesimo è la Pasqua, dalla quale si
passa poi all’Incarnazione
Il Mistero pasquale è contenuto nel “kerygma” (annuncio apostolico):
“(Gesù di Nazaret) voi l’avete ucciso.
Ora Dio lo ha risuscitato” (At 2,23-24)
Il lavorìo della comprensione di fede da parte degli apostoli comincia
ufficialmente con la Pasqua
e si estende per un periodo di circa 70 anni
La
Bibbia non ci
dice di alcun testimone del “fatto” della Risurrezione
I
Nei due volumi della sua opera, lo storico della salvezza san Luca esprime tre eventi: Apparizioni del Risuscitato, Assunzione,
Pentecoste
A Lc
24,2: Tomba vuota
24,31: Riconoscimento ad Emmaus
24,36 Apparizione
ai discepoli
B
Lc 24,50 E’ portato in cielo
At1,9.11: Fu elevato, assunto
C At
2,4: Colmati di Spirito santo
Sintesi: At 2,32: Dio
lo ha risuscitato; innalzato alla destra di Dio; ha ricevuto lo Spirito
promesso; lo ha effuso
II
Due brani pre-paolini:
Rm 1,3-4: nato secondo la “carne”; costituito Figlio di Dio secondo lo
Spirito.
1Cor 15,3-5: morì e fu sepolto; è risorto e apparve (il “credo”
primitivo)
III
Due sintesi “mature” e sintetiche
Fil 2,7: (Cristo Gesù) assume una condizione di servo, uomo
2,8: morte di croce
2,9: Dio lo esaltò
(Schema: abbassamento /innalzamento)
Gv 20,1-10: Tomba vuota
16: Riconoscimento dalla Maddalena
17: Salgo (Ascensione)
22: Ricevete lo Spirito
(Tutto questo è avvenuto in un solo giorno)
Nota. I tre interventi
(Risurrezione, Ascensione, Effusione dello Spirito) vengono attribuiti nella
maggioranza dei casi a Dio, in altri casi a Gesù (nei testi più tardivi)
Perché la storia della salvezza ha questo schema circolare. A Patre -
Per Filium – In Spiritu – Ad Patrem.
IV
Cos’è essenzialmente il Mistero
pasquale? “Ritorno al Padre” (Gv 13,1; 16,28; 17,11)
“Mistero” è una realtà di salvezza superiore alla nostra comprensione.
Esso ammette una triplice esposizione:
A Biblica.
Deve essere ricavato da tutto il NT, letto da un cristiano adulto; perché la
verità rivelata è contenuta in tutta la Bibbia (composta di varie e alquanto diverse
parti)
La lettura dei quattro vangeli non si fa assommando materialmente i
fatti raccontati da uno a quelli raccontati da un altro, ma cercando di
cogliere la teologia “specifica” di ognuno; per cui presentare un vangelo
concordato (I quattro vangeli unificati) è segno di incomprensione dei
contenuti della Bibbia.
Tutta la Bibbia
non presenta una cronaca “giornalistica”, ma un messaggio di fede e salvezza
(verità e grazia)
B Liturgica:
a tappe, in tre festività (per la partecipazione dei fedeli)
C Catechistica:
Insistere sul contenuto essenziale, dando scarsa attenzione ai particolari;
sarebbe comunque un grave errore di comunicazione dire che la precedente
presentazione del mistero era manchevole, perché non è cambiato il
Cristianesimo, ma il modo di presentarlo
V
Una questione molto dibattuta: la storicità
della Risurrezione di Cristo
E’ necessario distinguere bene
- tra “storico” (controllabile sperimentalmente, perché inserito nella
nostra storia attuale, nel nostro tempo; come ad esempio la morte in croce)
- e “metastorico” (realtà che sta al di là di questa storia, e che noi
apprendiamo per rivelazione; cui rispondiamo nella fede).
Con la Risurrezione Gesù
è entrato nella realtà del mondo nuovo, definitivo (escatologico), espresso col
termine “cielo”; ma ha lasciato nella nostra storia alcune tracce, o “frange”,
per cui è apparso agli apostoli, che stavano dentro la nostra storia.
Altrimenti come avrebbero potuto questi testimoniare sulla sua realtà vivente?
(Cfr. At 1,3: “Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte
prove, durante quaranta giorni, apparendo loro…”). In conclusione la Risurrezione è
l’opposto della “rianimazione di cadavere”.
Si noti la differenza tra apparizione (che sottolinea la figura celeste
che si fa vedere) e visione (che sottolinea colui che la contempla)
Appendice
Sulla Rivelazione
L’unico fonte della Rivelazione è la Parola di Dio, cioè la Scrittura letta e
vissuta nella Chiesa
La
Chiesa
postapostolica nella sua storia
(tradizione) ne è la custode (magistero dei pastori) e l’interprete (magistero
dei teologi).
Il catechismo si deve fondare sulla Scrittura, non la Scrittura sul catechismo
Non solo Cristo è il tramite della rivelazione di Dio (non accontentarsi
dei vangeli sinottici!), ma anche lo Spirito santo: Rm 8; At 2; Gv 14,15-17 e
25-26; 15,26-27; 16,7-11 e 12-15 (i cinque brani della cena di addio).
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