Il Battesimo nella sua vera essenza
Mi è stato chiesto da
un confratello e amico che lavora a Buenos Aires: come possiamo spiegare alla
gente che il Battesimo cancella il peccato originale?
I
E’ necessario trovare la finalità
primaria del Sacramento:
-
nella teologia antica e nella teologia orientale, il
primato è il dono della vita soprannaturale
nella filiazione; punto centrale è la Risurrezione del
Cristo
-
nella teologia occidentale, specialmente a partire da
S. Agostino (con la conseguente diatriba luterana e tridentina), il primo posto
spetta alla cancellazione dei peccati, in particolare quello “originale”; punto
centrale è il Sacrificio del Crocifisso
Questo dilemma può essere
espresso anche con:
-
Grazia / peccato
-
vita / morte
-
salvezza per la vita / dal castigo o
dannazione
-
nuova creazione / prima caduta
-
filiazione o divinizzazione (partecipazione alla vita
divina) / redenzione
-
considerazione dell’ “eschaton” (l’uomo perfettamente
realizzato dalla Grazia di Dio nella gloria; per gli orientali: dallo Spirito
santo) / del “proton” della storia umana (l’uomo delle origini)
-
acqua benefica (irrigazione, lavaggio) / distruttrice
(diluvio)
Il genio di S. Agostino e
l’esuberanza di Lutero erano dominati dalla presenza del peccato. Ma la storia
della salvezza non comincia col peccato, bensì con la divina elezione (vedi il
cap. I di Efesini).
Guardiamo alle due figure del
Battesimo che si trovano nel NT:
-
Battesimo di Gesù (inizio della missione pubblica):
nella teofania viene proclamato Figlio nello Spirito santo. Gv 1,24-34 non
descrive il fatto del Battesimo, ma parla separatamente di “colui che toglie il
peccato del mondo”, e riferisce il messaggio divino: “colui sul quale vedrai
discendere e rimanere lo Spirito….è il Figlio di Dio”
-
Battesimo di Giovanni (che è il culmine della prima
alleanza): lavacro per la remissione dei peccati. Non sarebbe una limitante
teologia quella di una chiesa che assumesse come modello il battesimo del
Precursore? (vedere At 19,1-7)
Nella tradizione teologica
occidentale si è spostato sulla remissione dei peccati il baricentro del
Battesimo anche perché la “falsa gnosi” insegnava che Gesù era diventato Figlio
di Dio al momento del battesimo di Giovanni.
Guardiamo come si esprime il
Credo niceno-costantinopolitano:
-
articolo 3: propter nos homines et propter nostram
salutem (che si può intendere come redenzione ma soprattutto come
divinizzazione)
-
articolo 10: credo la remissione dei peccati
(Battesimo)
-
articolo 12: la vita eterna (escatologia: la grazia che
diventa gloria)
Guardiamo a come queste tematiche
sono presentate nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
-
Battesimo (nn. 1213-28); parole chiave: vita,
illuminazione, nuova creatura, rigenerazione, rinnovamento
-
Peccato originale (nn. 396-409); dove si usano parole
come: simbolicamente, un mistero….
-
Grazia e
giustificazione (nn. 1987- 2005); dove si parla di “giustizia” (= santità di
Dio, la sua salvezza, il suo amore), morire al peccato e nascere a una vita
nuova, remissione e santificazione, rinnovamento, figli adottivi, partecipazione
alla natura divina e alla vita eterna, vita dello Spirito, grazia santificante
o deificante
Nel libro della Genesi il peccato
non è il tema centrale (vedi nel mio Blog), perché la Bibbia non è un libro
storico, ma un testo sapienziale (guarda all’uomo di ogni tempo e di ogni
cultura…)
II
Qualcuno potrebbe chiedere:
perché l’uomo ha bisogno di essere aiutato, innalzato, “compìto” da Dio? perché
salvato dal peccato?
La risposta è duplice:
1 – L’uomo è creatura, ha nella
sua costituzione una “finitudine” esistenziale: è aperto alla piena
realizzazione (desiderio di infinito, di eterno…), ma questa non se la può dare
da sé (auto-soteria, che è la grande eresia del pensiero moderno); la “prova
del nove” è la morte
2 – L’uomo ha il dono polivalente
(ambivalente) della libertà per cui può cadere nel male (fragilità
morale), decostruirsi, prendere per bene assoluto le realtà transitorie (idoli);
ha quindi bisogno della Grazia di Dio
III
Come si modifica un insegnamento,
una catechesi “tradizionali”?
Non si tratta di demolire il
passato “prossimo”, ma di raggiungere la teologia cristiana dei primi secoli,
di dare interezza al nostro messaggio
Praticamente: fondare tutto sul
lato positivo e tenere in disparte, quasi solo accennato (senza deriderlo!)
quello negativo.
IV
Come accedere ad ulteriori
trattazioni sull’argomento nel mio Blog?
Premessa.
I temi trattati si chiamano
“post”, il capitoli nei quali quelli sono contenuti si chiamano “etichette”
Sulla destra della prima pagina si
trovano le etichette; alla fine di una prima serie di post, per proseguire si
clicca su “Post più vecchi”
Nella etichetta “Teologia
argomenti” sono contenuti i post
-
Soteriologia – salvezza da Cristo
-
Un senso nel male…
-
Sul problema del male – Dio l’uomo e il male
Nella etichetta “Antropologia-pedagogia”:
-
Naturale e soprannaturale – Natura e Grazia
E ce ne sarebbero altri ancora…..
--------
Come è evidente, qui si tratta di
arrivare alle radici profonde dei problemi (che sono i più profondi e complessi
della teologia). Ma per il bene dei fedeli dobbiamo fare questo non facile
lavoro di “essenzializzazione”, ricentramento e purificazione dalle scorie di
un certo passato.
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