Cristianesimo di Oriente e di Occidente
Il
Cristianesimo è nato in Oriente (OR) e si è quindi diffuso in Occidente (OC).
La sua città originaria è Gerusalemme, mentre quella centrale del Cattolicesimo
è Roma
La vita
cristiana nell’una e nell’altra parte è come una semisfera che concorre a
comporre il tutto. Con gli Ortodossi abbiamo in comune: Credo, successione
apostolica, Sacramenti
Ci unisce
anche la comune fede professata nei concili ecumenici del primo millennio, che
assumono come strumento i concetti dalla filosofia classica della Grecia (che
geograficamente “sta nel mezzo”).
NB. Quando
diciamo Oriente intendiamo qui le chiese calcedonesi (che chiamiamo
Ortodosse); mentre sappiamo che esistono le chiese armena, sira, copta,
etiopica (che chiamiamo Orientali antiche). Il mondo ortodosso poi fa
riferimento a diversi patriarcati: Costantinopoli, Mosca
L’esposizione
dialettica può correre il rischio di essere assunta come contrapposizione
“controversistica”. Quando qui indicheremo delle distinzioni, teniamo
conto che in ogni binomio
si tratta di una via preferenziale e non esclusiva dell’altra. In periodo di
ecumenismo, abbiamo la sempre maggiore ricerca di una felice osmosi tra i due
“contenitori” dell’unica fede (vedi decreto “Unitatis
redintegratio” del concilio Vaticano II; enciclica “Ut unum sint” di Giovanni Paolo II)
La persona divina che fa da punto
di riferimento:
-
OR. Spirito, cuore della vita diffusa nell’organismo (cfr.
fiammelle di fuoco in At 2)
-
OC. Cristo, capo-testa unico (cfr. Pietro che prende la
parola e battezza in At 2)
Ministri che guidano la Chiesa:
-
OR. Collegio dei vescovi col Papa (immagine geometrica:
cerchio; immagine religiosa: altare della chiesa eucaristica)
-
OC. Papa, vescovo di Roma (immagine geometrica:
piramide; immagine religiosa: basilica di S. Pietro)
Chiesa:
-
OR. Communio
caritatis, sacramentale (Chiesa koinonìa);
parola chiave: servizio (ministerium)
-
OC. Societas
perfecta, giuridica (Chiesa laòs);
parola chiave: potere (sacra potestas)
Note della Chiesa nel Simbolo niceno-costantinopolitano:
-
OR. Santa e “cattolica” (cioè universale)
-
OC. Una e apostolica (una grande Tradizione)
Pericolo:
-
OR. Sta nella comunione, ed è lo scisma
-
OC. Sta nella professione di fede, ed è l’eresia
Storia cristiana:
-
OR. Visione tragica (vedi Dostoievskij)
-
OC. Dramma alla fine ottimistico (vedi Manzoni)
Vita “religioso-morale”
cristiana:
-
OR. Liturgia, nei Sacramenti (mystèria)
-
OC: Obbedienza ai comandamenti
Meta tendenziale del cristiano:
-
OR: Più profonda visione del mondo trascendente
-
OC. Intervento nella vita socio-economica del
quotidiano
Salvezza:
-
OR. Salvezza “per” la divinizzazione (theopòiesis); riferimento alla
Risurrezione (anàstasis)
-
OC: Salvezza “dal” peccato, con la conversione (metànoia); riferimento alla Croce (stauròs)
Rapporto religioso coll’altro:
-
OR. Esperienza di Dio; vedi la celebrazione “celeste”
del Mistero (aula separata dall’iconostasi)
-
OC. Amore dei fratelli; vedi l’incontro comunitario
dell’Eucaristia (altare aperto all’aula)
Teologia:
-
OR. Vissuto della mistica, esperienza diretta di Dio
(vedi contemplazione delle icone)
-
OC. Esposizione di verità teoretiche, mediante la
filosofia (vedi ascolto della Parola di Dio)
Forma della teologia:
-
OR. Apofatica (negativa), che penetra parzialmente nel
“mistero” (dono insondabile di Dio)
-
OC. Catafatica, che cerca di comprendere il “messaggio”
(verità, rivelazione per idee)
Nota. La filosofia può argomentare sull’esistenza di Dio. Mentre è tradizionale la teologia negativa sulla natura di Dio in quanto essenzialmente
superiore all’uomo: Isaia 45,15: “Tu sei un Dio nascosto”; il concilio
Lateranese IV (anno 1215) dichiara la “maior
dissimilitudo” tra Dio e l’uomo; S. Gregorio Nisseno parla di nube oscura (cfr Siracide 45,5); S. Giovanni della Croce parla di notte oscura; S. Tommaso d’Aquino dice:
“Dio è conosciuto come lo Sconosciuto”.
Riportiamo una splendida riflessione
del metropolita “orientale”siriano
di Laodicea sul mare (Latakia)
Ignazio Hazim
Senza lo Spirito santo, Dio è lontano;
il Cristo rimane nel passato,
l’evangelo è lettera morta;
la Chiesa una semplice
organizzazione, l’autorità un dominio, la missione una propaganda,
il culto una evocazione e l’agire
cristiano una morale da schiavi.
Ma in lui, il cosmo è sollevato e geme per la nascita del Regno,
il Cristo resuscitato è presente,
l’evangelo è potenza di vita;
la Chiesa significa la
comunione trinitaria, l’autorità è un servizio liberatore, la missione è una
Pentecoste, la liturgia è memoriale e anticipazione, l’agire umano è deificato.
OSSERVAZIONE
A
ragione la Vulgata,
nella sua semplicità, traduce Sal 103 (ebr. 104),30: “Emitte spiritum tuum et
creabuntur; et renovabis faciem terrae”.
NB.
Questo salmo ha un parallelo nel famoso “Inno al Sole” del faraone Amenòfi IV, Akhenaton (XIV sec. A. C.), che tentò una non
durevole “rivoluzione” monoteistica imponendo il culto del dio Aton, il disco
solare.
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