martedì 8 luglio 2014

La forza dell'emotività



E’ auspicabile una felice convivenza tra fede e devozione

Confidiamo che l’eventuale pubblicazione delle decisioni romane sul fenomeno Medjugorje, invece di rafforzare la vera devozione, non conduca a una spaccatura nel popolo di Dio. Sarebbe tragico se la figura di Maria SS.ma non esercitasse il suo consueto ruolo di unificatrice. Proponiamo quindi alcune considerazioni..

Il rapporto con Dio che “si comunica” a noi cammina su due rotaie: l’accettazione delle verità rivelate e la loro traduzione in comportamento di vita. Poiché la prima può estremizzarsi nel razionalismo e la seconda nel sentimentalismo, queste due “anime”, che riconosciamo necessarie, devono conservare tra di loro una certa gerarchia. Mentre non possiamo disprezzare i segni anche affettivi della carità e della pietà, non dobbiamo sottostimare le basi anche razionali della fede e della speranza.

Il fondamento della religiosità sta nella fede e non nella devozione; come l’albero si fonda sulle radici, pur respirando attraverso il fogliame. La folla sterminata dei “devoti” non pretenda di essere, rispetto al dono della salvezza, l’elemento necessario e fondante, mente ne rappresenta solo la convenienza nell’ordine operativo. Se io scelgo un suggestivo luogo per confessarmi (questo è l’essenziale), è solo “occasionale” la storia per cui è nato quel santuario. Non è buon metodo se qualche osannato pubblicista vuole liquidare chi non è riuscito a surriscaldare col perentorio: “Voi non volete bene alla Madonna”.

E’ necessario che l’attaccamento alle devozioni non occupi tutto il campo delle fonti della vita cristiana; mentre i devoti sono encomiabili se riconoscono di aver accettato preventivamente la base di questa vita. Il fervore della vita di pietà non assicura di per sé l’oggettività della visione né la verità delle idee veicolate, che non di rado sono o insignificanti o ripetitive. E’ troppo semplice rallegrarsi perché, nella generale crisi spirituale che ci fa soffrire, le folle vengono ancora in chiesa; è più proficuo invece esaminarsi su quali contenuti della Bibbia e della grande tradizione abbiamo inculcato per secoli nella mente e nella vita dei nostri fedeli.

                                                                                       Antonio Contri








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