lunedì 17 marzo 2014

Chiesa generata dalla Parola



Salvezza nella storia

I

Dio ci rivela sé stesso e il suo piano per la nostra “salvezza”:
-         nella creazione; e noi dobbiamo rispettare i valori essenziali della natura in generale e nostra
-         nella sua Parola, verso la quale abbiamo il dovere di ascolto e di obbedienza.

Dio primariamente agisce come padre (è Amore), poi come maestro (è Verità).

L’ascolto è distribuito nel tempo, la visione è immediata (Dio nei nostri confronti non agisce con fretta)

II

La Rivelazione biblica è
-         Parola di Dio (messaggio)
-         nelle diverse parole degli uomini (linguaggio)
                         Per capire il primo è necessario passare attraverso il secondo.

Uomo è:
-         un essere limitato (Quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur)
-         un essere storico (che si esprime in diverse lingue, in diverse culture, in diverse situazioni sociali, religiose e morali)

Ispirazione biblica: non dettatura meccanica (come pensano i fondamentalisti americani, fra i quali i TdG).

Bibbia: non è libro di scienze, né di storia, né di filosofia.
E’ il messaggio della “salvezza nella storia” (più che ‘storia della salvezza’).

Dio parla non al singolo, ma alla comunità credente (Israele, Chiesa): da questa il messaggio deve essere accolto, interpretato, adattato.

I semiti come si esprimono?
- non con concetti filosofici (non Aristotele!)
- ma con azioni, simboli, racconti, discorsi, “memoria” liturgica

Nella Bibbia troviamo diverse teologie, secondo la (lenta!) maturazione dell’umanità e del Popolo che viene dalla storia.
In Israele, dopo il poema del clan dei patriarchi, il Popolo passa attraverso almeno queste situazioni: età tribale, monarchica, dell’esilio, della soggezione politica.

Abbiamo nella Bibbia
-         quattro fonti nel Pentateuco, che nascono come tradizioni orali.
-         quattro profeti maggiori
-         quattro vangeli
-         quattro sedimentazioni del messaggio paolino.

Il termine che esprime meglio il soggetto portatore della Rivelazione divina è “profeta”: colui che agisce e parla (scrive) in nome di Dio. Sono chiamati profeti per esempio Mosè, Cristo, alcuni ‘ministri’ cristiani; inoltre nell’AT si possono classificare alcuni gruppi: ‘profeti’ priori, non scrittori, maggiori e minori.

Gesù Cristo è la Parola (Gv 1,1) definitiva (Eb 1,1s)

La nostra lettura della Bibbia deve essere:
-         comunitaria (vedi la liturgia della Parola nella Messa), per confrontarci;
-         ecumenica (ricomporre il vaso di terracotta spezzato o incrinato); la Bibbia non è proprietà esclusiva di alcuna confessione cristiana.

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