INTRODUZIONE
ALL’ENCICLICA “LUMEN FIDEI”
Dal vocabolario latino
Credo ha due
significati:
-
avere fiducia, confidare in qc., prestar fede a qc.
-
tenere per vero, ritenere una cosa
Creditum: prestito
a qc.
Fido: fidarsi,
affidarsi, confidare in qc.
Fides ha due
significati:
-
fiducia, lealtà, fedeltà (vedi “punica fides”, dei fenici)
-
credenza, credito, parola data, promessa
Considerazioni su “lumen”
Viviamo nella scia dell’illuminismo.
Quello agnostico o ateo è autoreferenziale e autosufficiente
Perché l’uomo moderno e postmoderno si considera un assoluto
(ab-solutus, solutus ab alio)
Nega che ragione-intelletto sia una luce naturale che viene
“ab Alio”: la “dea ragione”
Concetto di “fides”
Nella concezione comune “credere” significa assentire a una
conoscenza o dichiarazione senza passare attraverso lo strumento della
sperimentazione.
La nostra vita-cultura sarebbe inconcepibile se esigessimo
di avere una conoscenza sperimentale (per esempio: sulla storia, sulla geografia, sulla
validità di una filosofia, sui sentimenti o sull’onestà dell’altro)
Per il filosofo-teologo protestante Kierkegaard credere è un
“salto nel buio”, che si tiene lontano da ogni razionalizzazione. Vedi la
poesia di Trilussa
Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede... -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede... -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.
L’esempio classico della Fede si trova in Abramo (Romani 4)
-
che, abbandona la Mesopotamia per
camminare verso l’ignoto, “fidandosi” della parola di un Dio sconosciuto
(Genesi 12);
-
che, nonostante la sterilità di Sara, è sicuro di
ottenere un figlio da Dio che glielo ha promesso (Genesi 15);
-
che si impegna ad osservare le richieste di un’alleanza
di cui non conosce gli estremi (Genesi 17).
Per Pascoli, vedi la poesia “Fides”:
Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso pareva oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
Così fatto è lassù tutto un giardino.
Il bimbo dorme, e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro;
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera.
e il cipresso pareva oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
Così fatto è lassù tutto un giardino.
Il bimbo dorme, e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro;
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera.
Si configura qui la
Fede come una consolazione per i semplici, cui corrisponde la
dura realtà.
E’ essenziale distinguere in teologia due concezioni non
opposte, ma complementari:
-
fides qua
creditur (fede soggettiva): affidamento a una persona = Dio,
fiducia; è una virtù che si colloca nell’ordine vitale, esistenziale (su questa,
che è prevalente nella teologia biblica, insistevano i Protestanti);
-
fides quae
creditur (fede oggettiva): insieme di verità da credere, desunte
dalla rivelazione divina; il contenuto essenziale del “Credo” (su questa, che è
prevalente nella teologia storico-sistematica, insistevamo noi Cattolici)
La prima invita alla preghiera e alla pietà, cioè al nostro parlare con
Dio (dialogo ascendente); la seconda invita all'ascolto e studio la Bibbia nella quale Dio
parla con noi (dialogo discendente).
La Fede
deve essere distinta dalle devozioni; per le quali essa rappresenta il necessario
fondamento
Un saggio interessante è quello del filosofo ebreo MARTIN
BUBER, Due tipi di fede. Fede ebraica e
fede cristiana, Edizioni San Paolo 1995.
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