domenica 8 dicembre 2013

La Scrittura nella celebrazione



Inizio anno liturgico (Anno A)


Con questa I domenica di Avvento iniziamo il nuovo anno liturgico. Ci accorgiamo del cambiamento per il colore dei paramenti, ma soprattutto per un nuovo ciclo di letture della Bibbia nella Messa
Riflettiamo un po’ su questa parte della liturgia, trascurata nel passato per due motivi:
-         la lingua della celebrazione era il latino;
-         la conoscenza necessaria della Fede si riteneva contenuta nel catechismo.
Cosicché si arrivava a consolare i ritardatari dicendo che la Messa era “ascoltata” (oggi si direbbe: partecipata) se si “prendeva” da dopo il “Credo”.
L’ultimo concilio ci ha condotto a recuperare i due valori spirituali dell’Eucaristia: l’annuncio della Parola di Dio e la celebrazione del Convito sacrificale di Cristo
Ora sappiamo che la prima missione del sacerdote e della comunità cristiana è la proclamazione/ ascolto della Parola di Dio
Questa parte non è l’anticamera, ma una delle due “sale” principali della celebrazione.

Cos’è la Bibbia?
-         Non è un libro di storia, né di scienze: è un libro di vita per il credente
-         Non è una pagina “dettata meccanicamente” da Dio, parola per parola, senza tener conto delle varie epoche per cui è passata la conoscenza e la vita religiosa degli uomini (popolo ebraico e chiesa cristiana);
-         ma è il messaggio di Dio all’uomo (contenuto) espresso nelle diverse forme delle lingue umane (contenitore).

La Bibbia è quindi un libro non facile (scritto 2-3000 anni or sono, secondo le conoscenze di un popolo orientale di allora) e per di più interpretabile anche in maniera distorta.
-         Come messaggio di Dio, deve essere interpretato dalle guide della chiesa cristiana (vescovi col papa) all’interno della quale è stata scritta, non da coloro che sono in disaccordo (eretici) con questi
-         Come linguaggio degli uomini deve essere presentato da chi ha dedicato ad esso studi specialistici lunghi e non facili
Non è quindi interpretabile materialmente (metodo del fondamentalismo) dai primi, anche volenterosi, che passano per le nostre strade.
Anno A: Il vangelo di oggi ci offre solo un brano del misterioso “discorso escatologico” di Gesù, dove chi non conosce l’esegesi non sa distinguere ciò che concerne la caduta di Gerusalemme dalla fine del mondo; perdendo così il succo del discorso: “Tenetevi pronti  perché, nell’ora che non immaginate, viene(tempo presente) il Figlio dell’uomo (cioè il Cristo)”
La Bibbia è il deposito più importante della Parola di Dio, sul quale deve essere fondata la Fede; per cui diventano superflue e dispersive certe abitudini di seguire con passione irresistibile presunti visionari e sentimentali “profeti” (che, al massimo, potrebbero riscaldare la nostra devozione)

Abbiamo detto “un libro di vita cristiana”
Dobbiamo quindi uscire dalla celebrazione avendo fissato un pensiero che può renderci migliori come cristiani nel cammino spirituale verso il Santo Natale
Esempi per l’anno A: “Saliamo al tempio di Dio perché ci insegni le sue vie. Camminiamo (viviamo) nella luce del Signore” (Is)
“Indossiamo le armi (le strutture) della luce. Rivestitevi del Signore Gesù Cristo” (Rm)

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