Inizio anno liturgico (Anno A)
Con questa I
domenica di Avvento iniziamo il nuovo anno liturgico. Ci accorgiamo del
cambiamento per il colore dei paramenti, ma soprattutto per un nuovo ciclo di
letture della Bibbia nella Messa
Riflettiamo un
po’ su questa parte della liturgia, trascurata nel passato per due motivi:
-
la lingua della celebrazione era il latino;
-
la conoscenza necessaria della Fede si riteneva
contenuta nel catechismo.
Cosicché si arrivava a consolare
i ritardatari dicendo che la
Messa era “ascoltata” (oggi si direbbe: partecipata) se si
“prendeva” da dopo il “Credo”.
L’ultimo
concilio ci ha condotto a recuperare i due valori spirituali dell’Eucaristia:
l’annuncio della Parola di Dio e la
celebrazione del Convito sacrificale
di Cristo
Ora sappiamo che la prima
missione del sacerdote e della comunità cristiana è la proclamazione/ ascolto
della Parola di Dio
Questa parte non è l’anticamera,
ma una delle due “sale” principali della celebrazione.
Cos’è la Bibbia?
-
Non è un libro di storia, né di scienze: è un libro
di vita per il credente
-
Non è una pagina “dettata meccanicamente” da Dio,
parola per parola, senza tener conto delle varie epoche per cui è passata la
conoscenza e la vita religiosa degli uomini (popolo ebraico e chiesa
cristiana);
-
ma è il messaggio di Dio all’uomo (contenuto) espresso
nelle diverse forme delle lingue umane (contenitore).
La Bibbia è quindi un libro
non facile (scritto 2-3000 anni or sono, secondo le conoscenze di un popolo
orientale di allora) e per di più interpretabile anche in maniera distorta.
-
Come messaggio di Dio, deve essere interpretato
dalle guide della chiesa cristiana (vescovi col papa) all’interno della quale è
stata scritta, non da coloro che sono in disaccordo (eretici) con questi
-
Come linguaggio degli uomini deve essere
presentato da chi ha dedicato ad esso studi specialistici lunghi e non facili
Non è quindi interpretabile
materialmente (metodo del fondamentalismo) dai primi, anche volenterosi, che
passano per le nostre strade.
Anno A: Il vangelo di oggi ci offre solo un brano del misterioso “discorso
escatologico” di Gesù, dove chi non conosce l’esegesi non sa distinguere ciò
che concerne la caduta di Gerusalemme dalla fine del mondo; perdendo così il
succo del discorso: “Tenetevi pronti
perché, nell’ora che non immaginate, viene(tempo presente) il Figlio
dell’uomo (cioè il Cristo)”
La Bibbia è il deposito più
importante della Parola di Dio, sul quale deve essere fondata la Fede;
per cui diventano superflue e dispersive certe abitudini di seguire con passione
irresistibile presunti visionari e sentimentali “profeti” (che, al massimo,
potrebbero riscaldare la nostra devozione)
Abbiamo detto “un libro di vita
cristiana”
Dobbiamo quindi uscire dalla
celebrazione avendo fissato un pensiero che può renderci migliori come
cristiani nel cammino spirituale verso il Santo Natale
Esempi per l’anno A: “Saliamo al tempio di Dio perché ci insegni le sue
vie. Camminiamo (viviamo) nella luce del Signore” (Is)
“Indossiamo le armi (le strutture) della luce. Rivestitevi del Signore
Gesù Cristo” (Rm)
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