domenica 25 agosto 2013

Una fede illuminata



Scambio di e-mail tra suor Cesarina e don Antonio

I ----- Da suor Cesarina

Reverendo don Antonio,
ho ricevuto un messaggio in cui si attacca il Papa perchè ha detto che la Vergine Maria è la prima dei redenti entrata in cielo. Non può essere redenta perchè senza peccato.
Vorrei che lei mi scrivesse un pensiero chiaro per rispondere per le rime a chi si permette di attaccare il Papa. Tante grazie
sr Cesarina

II ----- Da don Antonio

Rev. Sorella,
mi sembra che il suo interlocutore faccia fatica, come tanti, a distingue il peccato originale dai peccati attuali.
Maria SS.ma - come ha definito Pio IX  - è immune dal peccato originale; inoltre la  fede cristiana la chiama "tutta santa" (i greco-orientali: "panaghìa"). Quindi non aveva bisogno di redenzione dai peccati attuali, personali.
Fino al chiarimento dei teologi francescani nel 1300, si aveva ritegno (persino san Tommaso!) a chiamarla Immacolata, perché la redenzione viene da Cristo, dal suo mistero di incarnazione e soprattutto pasquale. I francescani introdussero il concetto nuovo di "redenzione preventiva". Quindi Maria è stata redenta "nel modo più perfetto; in maniera radicale" (Rahner). E' comune l'espressione "la prima redenta".
Andrebbe precisata l'altra affermazione ("entrata in cielo"). E' necessario intenderla "entrata in cielo in anima e corpo" = Assunta.
Forse alla base dell'obiezione c'è il concetto, purtroppo diffuso tra i super-devoti, della situazione "sovra-umana" di Maria. Una pia signora in parrocchia rimase stupita perché avevo detto che tra Dio e Maria c'è una distanza ineliminabile. Quasi fosse....la quarta persona della Trinità!
Come ricompensa del tempo...che mi ha fatto perdere (!) le impongo di leggere gli ultimi miei studioli che ho pubblicato sul blog: contrichristianismus.blogspot.com
DAC

III –---- Da suor Cesarina
 Grazie della delucidazione che è stata accettata dalla persona che mi aveva mandato il messaggio accusando il Papa di errore teologico.
Di questo e di ogni altro suo lavoro, la ringrazio.
Con riconoscenza
sr Cesarina

----------------
Riflessione finale
Molto dipende dalla priorità che attribuiamo a uno dei due elementi, ugualmente necessari, di cui si nutre la vita religiosa: fede (nella Parola di Dio, in una comprensione “intellettuale” della rivelazione, che è esclusivamente dono divino), o  devozione (che manifestiamo nei nostri rapporti con Dio e coi santi, che sono espressione della nostra “emotività”).
La maggioranza dei cattolici è stata purtroppo educata a ritenere più importante, per esempio,  il messaggio di Fatima rispetto a quello dei vangeli. Se il concilio Vaticano II avrà avuto completa applicazione si vedrà nei prossimi decenni dall’importanza riconosciuta alla Parola di Dio interpretata nella chiesa nel fondare la fede-vita cristiana.

Nessun commento:

Posta un commento