sabato 1 giugno 2013

Schema di Gv 6



Il discorso del “Pane della vita” e il suo seguito


Sigle: V. E.       = vita eterna
           R. U. G. = risusciterò (futuro) nell’ultimo giorno
           FdU       = Figlio dell’uomo

Si ritiene comunemente che il secondo tema sia un’inserzione introdotta dopo una prima stesura (come per es. è avvenuto nel cap. 21), accompagnando lo sviluppo teologico delle chiese.
Quanto all’escatologia sappiamo che quella  primitiva di Giovanni è “presenziale”


Primo tema : GESU’ DONO DEL PADRE (Gv 6, 26-27a; 28-51b; 57-58 + 59-71)

L’aggancio coi racconti precedenti sta nel v. 26: avete mangiato di quei pani

1        - Gesù mandato dal Padre, disceso dal cielo

 Versetti  29  32  (bis) 33  38  39  41  42  44  50  51  57  58  62

2        -  Autoidentificazioni

27a      Datevi da fare …per il cibo che rimane per la V. E.

33        Il Pane di Dio  è colui che discende dal cielo

34        Dacci sempre questo Pane

35.48       Io sono il Pane della vita

41.51   Io sono il Pane (vivo) disceso dal cielo 

58        Questo (cfr. il “me” del v. 57) è il Pane disceso dal cielo

62        Il FdU salire dov’era prima


3        – Effetti

33        Il Pane di Dio è colui che….dà la vita al mondo

39.44   Io R. U. G.

40        Abbia la V. E. e io R. U. G.

47        Chi crede ha la V. E.

51.58   Chi mangia questo Pane vivrà (futuro)  in eterno

57        Colui che mangia me vivrà (futuro) per me

63        Le parole che vi ho detto sono spirito e sono vita

68        Tu hai parole di V. E.


Secondo tema . CORPO E SANGUE DONO DI GESU’ (Gv 6, 27b; 51c-56)

            1 – Autoidentificazioni

27b      Il cibo…che il FdU vi darà (futuro)

51        Il Pane che io darò (futuro) è la mia Carne

55        La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue è vera bevanda

2        - Effetti

51        Il Pane che io darò (futuro) …per la vita del mondo

53        Se non mangiate la Carne del FdU e non bevete il suo Sangue, non avete in voi la vita

54.56   Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la V. E. e io R. U. G (rimane in me e io in
            lui)


Osservazioni

Il Pane…. / è la mia carne /  per la vita del mondo (51)               è parallelo a
Questo      / è il mio corpo / che è per voi               (1Cor 11,24).
Da notare che in Gv 6 non compare mai “corpo” (c’è “carne” anche in Gv 1,14)

L’idea su cui si insiste maggiormente è l’Incarnazione (mandato, disceso); la manna (pane) nuova è il FdU

“Mangiare” un cibo nel linguaggio simbolico di Giovanni equivale a “credere” in una persona (il verbo pistèuo si trova otto volte e solo nel primo tema)

Abbiamo creduto… che tu sei il Santo di Dio (Messia) (69)                           è parallelo a
Simon Pietro:                 Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16,16).

FdU                     compare sia nel primo che nel secondo tema
V. E.                    compare tre volte nel primo, mai nel secondo (cfr. “Io sono…la Vita”)
R. U. G.               compare due volte nel primo, mai nel secondo
V. E. + R. U. G.  compare una volta nel primo e una nel secondo

Carne                   non compare mai nel primo, una sola volta nel secondo
Carne e Sangue    compare quattro volte nel secondo

“Carne e sangue” in ebraico è un’endiadi per “natura umana fragile, lasciata alle sue forze”; “corpo e sangue” significano la persona nel mondo con la sua vita.



APPENDICE: Sintesi schematica della pericope centrale

Il brano Gv 6, 32-58 deve essere diviso in due sezioni, attribuite a due periodi diversi di stratificazione del testo::
-          Registro A: Il PANE è Gesù in persona (G), dono del Padre all’umanità nel passato (Incarnazione). Questo registro conduce ad affermare la “pre-esistenza”
-          Registro B: La CARNE è l’Eucaristia (E), dono di Gesù alla sua Chiesa nel futuro (Sacramento). Questo registro è orientato alla “pro-esistenza.
Notiamo che il PANE dato da Gesù aveva avuto un’anticipazione nel v. 27: “Il cibo…che il Figlio dell’uomo vi darà”

Il problema è se G termina col v. 51b oppure col 58.

Registro A1
Nei versetti 32-51b abbiamo otto volte la ricorrenza dell’identificazione “PANE-Gesù”

Il v. chiave (ponte di passaggio) è il 51
(a) “Io sono il pane (G) vivo disceso dal cielo
(b) Se uno mangia di questo pane (G) vivrà in eterno (conclusione provvisoria del registro A)
(c)  e il pane (E) che io darò è la mia carne per la vita del mondo”

Il v. 51c segna l’equivalenza del PANE dato da Gesù con la CARNE eucaristica. Infatti il v. – con la sua somiglianza a Lc 22,19: “Questo è il mio corpo dato per voi” - rappresenta come un portale d’introduzione al discorso sull’Eucaristia.

Registro B
Dal v. 53 al 56 troviamo quattro volte l’identificazione di CARNE (insieme al sangue) coi segni eucaristici.

Registro A2
Il conclusivo v. 58a-b costituirebbe un “richiamo” inclusivo di 51a-b: disceso, vivrà in eterno, comprendendo le due ultime identificazioni tra il PANE e Gesù (G)
Inoltre 51b e 58b avrebbero in comune due concetti: vivere, vita

Concludendo: Come in una chiesa in cui alla struttura originaria romanica è stato sovrapposto lo stile gotico, nel capitolo 6 si vede a occhio nudo il passaggio, mentre l’insieme risulta  armonizzato (se non armonico) anche all’occhio di un esigente esperto.


 

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