EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITA’ E SESSUALITA’
E’ obbligatorio premettere un articolato documento
della Santa Sede
Selezione stringata di pensieri
espressi in un documento composto di 111 numeri, emanato in data 1-XI-1983
dalla Congregazione per l’educazione cattolica: “Orientamenti educativi sull’amore umano. Lineamenti di educazione
sessuale”.
Vedi il testo del documento su: www.vatican.va Congregazione per l’educazione
Orientamenti educativi
INTRODUZIONE
1 – “La vera educazione deve
promuovere la persona umana in vista del suo fine ultimo” (Vaticano II)
5 – La genitalità,
orientata alla procreazione, è l’espressione massima sul piano fisico della
comunione d’amore dei coniugi, in un contesto di reciproco dono
6 – La sessualità,
orientata all’amore, acquista vera qualità umana: maturità affettiva, amore
disinteressato
17 – Giov. Paolo II ha indicato
la funzione della scuola in armonia coi genitori (servizio di sussidiarietà
della scuola)
19 – Non una forma di informazione
sessuale avulsa dai principi morali
PARTE I: Principi fondamentali
a)
Concezione cristiana della sessualità
28 – L’uomo storico è inclinato a
ridurre la sessualità alla sola esperienza genitale
b)
Educazione sessuale
35 - L’educazione
affettivo-sessuale deve considerare la totalità della persona: informazione
dell’intelligenza, educazione della volontà, al necessario dominio di sé
36 – Capacità di donazione
PARTE II: Attuazione dell’educazione
sessuale
48 – Funzione della famiglia:
essa è l’ambiente migliore
49 – Relazione di fiducia e di
dialogo coi figli
51 – Collaborazione dei genitori
con gli altri educatori
53 – Comunità ecclesiale
54 – Collaborazione
all’educazione
56-63 – Catechesi
64-65 – Società civile
66-68 – Mezzi di comunicazione
sociale
69 – Scuola. Ha il compito
di assistere e completare l’opera dei genitori
70 – Maturazione affettiva
dell’alunno
74 – Demandare l’incarico a
persone particolarmente adatte
76 – Sussidi didattici
PARTE III: Condizioni e modalità
79-82 – Preparazione degli
educatori
83-89 – Metodi e interventi
educativi
PARTE IV: Alcune problematiche
particolari
94 – L’istinto sessuale può
ridursi a genitalità
97 – Maturità e padronanza di sé
98-105 – Deviazioni particolari
CONCLUSIONE
106 – Il silenzio degli educatori
non è una norma valida
109 – Informazione e educazione affettivo-sessuale
110 – I vari educatori non devono
demandare ad altri il compito.
Alcune precisazioni, aggiunte e consigli suggeriti
dall’esperienza educativa
Alcune precisazioni di terminologia:
- sessuale (tutta la sfera
personale)/ genitale (capacità riproduttiva)
- informazione (scientifica) / formazione,
o educazione (etica)
- madre e padre (meglio che:
donna e uomo)
- istinto / pulsione
Presupposto utile
Prima di educare gli altri,
dobbiamo essere “educati” noi. Nelle memorie di S. Elena, Napoleone scrisse che
l’educazione di un figlio deve cominciare vent’anni prima della sua nascita.
Concezione del sesso
Purtroppo il sesso è stato
considerato (anche dalla morale o religione) come un argomento vergognoso, sconveniente,
sconcio. Deve essere considerato invece come delicato (sdrucciolevole), sempre in
pericolo di farci uscire dalla retta strada, regolabile seguendo un equilibrio
ed una sana e diuturna educazione.
Non si tratta di elemento contro la
natura né alla morale, ma suscettibile di depravazione ed esercizio violento.
E’ una pulsione (istinto)
fondamentale naturale e sacrosanta, ma bisognosa di regole, di raddrizzamenti
del timone (deviazioni possibili)
E’ come l’acqua: produce vita e
benessere, ma può divenire causa di catastrofe in caso di alluvione o
annegamento. E’ come un vaso di cristallo: meraviglioso, ma fragile.
Come trattarne con la
persona che si deve “educare” (il “recipiente”)
Non trattarlo con ansia, apprensione
e impaccio
L’educatore deve essere sereno,
naturale, in quanto ha trovato in se stesso e nei suoi rapporti un equilibrio
affettivo e morale.
La malizia non è propria dei
bimbi, ma degli adulti male cresciuti. Si tratta piuttosto di una curiosità
generata dai contatti con i coetanei dei due sessi.
Malizia, morbosità, squilibrio
psicologico e affettivo possono creare danni irreversibili nella psiche
delicata di un bambino “recipiente”. Posta la domanda dal bambino, si deve
essere preparati e dare entro breve tempo la risposta.
Il recipiente è un essere umano
destinato a crescere nel dono prezioso del libero arbitrio, non un animaletto
al quale imporre una regola “meccanica”.
Diceva Quintiliano: il discepolo
non è un’anfora da riempire, ma una fiaccola da accendere
Chi deve attuare
l’educazione sessuale e affettiva? In ordine decrescente: il genitore,
l’insegnante (meglio quello di morale o di lettere, che non quello di scienze),
il catechista (in mancanza della famiglia, o in sostegno di questa). L’alternativa
tragica è la strada, l’intervento di adulti “inquinanti”, la pornografia…
Contenuti e modalità del
colloquio
Educazione (formazione), non solo
informazione (anatomia e fisiologia); la quale si esercita senza dare un senso (significato
orientativo) e senza tradursi in affettività specificamente umana. Si deve
usare esattezza scientifica (con linguaggio adatto all’età del recipiente)
unita a ragione e riflessione
Educare al senso di meraviglia, poesia,
fantasia, ammirazione per la
Natura (o meglio: per Dio creatore) che ci ha dato la facoltà
di essere strumenti nella trasmissione del dono più grande, che è la vita.
Anche a prescindere dalla
religione, ciò che concerne la vita ha in sé l’impronta del sacro (ciò che è
superiore all’uomo, originario e misterioso)
Come deve essere condotto
il colloquio
Si può partire dal perché i figli
assomigliano ai genitori, dal perché “tu” sei figlio del papà e non di un altro
E’ meglio partire da un semplice
schema grafico: una cellula zigote formata dall’unione di un seme materno e uno
paterno; uno è nel corpo della madre e uno in quello del padre. Il padre è come
un seminatore, un piantatore, nel terreno fertile della madre.
La madre lo custodisce e nutre
con grande amore per nove mesi.
Far capire che l’uso della
genialità è legato naturalmente a precisi termini temporali: quando i genitori
si vogliono bene e sono fisio- e psico-logicamente maturi per attuarlo; quando
sono in grado di proteggere e educare il figlio, il quale nasce fragile e
bisognoso di tutto. Far constatare che nella famiglia tutto va bene quando
ognuno vuol bene all’altro. E’ educativo mostrare segni di affetto fra coniugi
Nel caso di educazione cristiana
o comunque religiosa, è utile fare riferimenti a Dio che dona la vita come un
miracolo del suo amore (e ricordare il Natale di Gesù, “Dio con noi”)
La parola chiave non è sesso, ma
amore
Qualche volta il figlio chiede di
poter vedere gli organi genitali dell’altro sesso. E’ meglio farlo con un
coetaneo, al quale capita (oggi più frequentemente di un tempo) di
scoprirsi, che non con un adulto (il
bambino potrebbe essere scioccato e malamente impressionato).
Che dire dei quelle coppie
emancipate che girano nudi per la camera da letto? In alcuni ambienti culturali
probabilmente va bene così (ne guadagnerebbe la naturalezza del discorso)
E’ opportuno premunire il
bambino di fronte a possibili atteggiamenti immorali degli adulti? Si può fare
senza drammatizzare (il bambino farebbe fatica a capire). E’ importante educare
alla più pura confidenza e sincerità verso i genitori.
Comunque far capire gradualmente che
oggi siamo immersi in una società “ammalata” di esaltazione ed esasperazione
del sesso. Specialmente i mezzi di comunicazione sociale possono essere spesso
dannosi (anche perché vedono nell’attrattiva un facile incentivo al loro
guadagno).
Nessun commento:
Posta un commento