NUOVI PENSIERI
SULL’AMORE
Il discorso antropologico deve precedere quelli successivi di religione e di
morale; perché il Cristianesimo non è un sistema repressivo (come vorrebbero
far credere i m. c. s. derivati dall’ideale relativistico), ma un pensiero-vita
che aiuta a realizzare la natura umana, che è essenzialmente razionale e
relazionale. Sappiamo quanto sia sbagliato e dannoso incrinare la natura in
nome di una libertà assoluta, propagandata da chi è guidato dal pensiero
agnostico (dice un proverbio: Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, la
natura mai)
L’impulso dell’amore (che, nonostante il superficiale
linguaggio comune, è proprietà dei viventi razionali) deve essere educato:
passare da possessivo (voglio
attirarti nella mia orbita per servirmi di te) e quindi egoistico, a
quello oblativo (voglio uscire da me
per donarmi all’altro) e quindi altruistico. Non è una conquista
(cacciatore / preda), ma una donazione (un servizio aperto e gratuito).
La natura umana non è
spiegata soltanto dalla libertà, ma vive e si realizza anche nella (necessaria)
norma; altrimenti la convivenza diverrebbe una giungla popolata da animali che naturalmente
seguono solo l’istinto
Il matrimonio, come proprio dalla natura razionale e voluto da Dio, è
un miracolo di altruismo, cioè di donazione reciproca. La quale ha due
caratteristiche:
- E’ globale: ti dono non solo il mio corpo (purtroppo nella vecchia impostazione si parla di ius in corpus), ma la mia persona; ti dono tutta la mia vita con ogni sua attività (intellettuale, lavorativa…), perché tu non sei un oggetto “usa e getta”, ma una persona pari a me e titolare di diritti e doveri
- E’ perenne: mi dono a te non solo nei momenti di gioia, di festa, ma anche di fatica e di (immancabile) difficoltà (malattia, crisi economica, vecchiaia….), perché tu sei una persona non destinata a vivere il sogno di un’eterna giovinezza e bellezza; perché la vita non è solo sagra, ma anche sacrificio (sunt bona mixta malis)
In un programma televisivo, il
card. Angelo Scola riferiva che nelle sue molte conferenze ai fidanzati di
Milano spesso dice: ”Alzi la mando chi di voi promette: ti voglio bene per
cinque anni”. Nessuno l’ha mai alzata
Il Matrimonio inoltre è
necessario per costruire una famiglia
(naturale e religiosa) : non è finalizzato solo ad esprimere un amore totale e
duraturo, ma anche a ricevere (dalla natura, da Dio) i figli, accudirli,
avviarli alla vita sociale e produttiva, educarli….Mentre è un’istituzione
regolata, è una proposta aperta al futuro della famiglia e della specie.
Il fidanzamento è un periodo di transizione (uscita da una famiglia
per crearne un’altra) e preparazione alla vita matrimoniale. Non si può
prevedere per esso un dorato periodo incantato che superi qualche anno.
E’ il periodo della
spensieratezza, nel quale purtroppo eventuali errori lasciano un segno. Tenendo
presente comunque che ogni colpa prevede un successivo riscatto (per noi
cattolici, da ottenere soprattutto nel sacramento della Riconciliazione, cioè la Confessione)
Purtroppo l’età in cui viviamo
conduce inavvertitamente verso la caduta dei valori che caratterizzano la
nostra natura e formano la nostra cultura.
Quando i notiziari Tv ci deridono
perché non siamo ancora giunti al riconoscimento dei “diritti” che hanno ottenuto
nel Nord Europa, dimenticano di annotare che quei paesi hanno allargato la
crisi della famiglia, del matrimonio e persino della vita (non si riscontra là
la maggior percentuale dei suicidi?).
I m. c. s. sono in gara per
produrre strumenti che fanno notizia (che c’entra il sesso per
propagandare un’autovettura, o un detersivo?), sono ghiotti di espedienti che
producono guadagno (la violenza, la morbosità….). E’ vergognosa e
riduttiva la campagna pubblicitaria che mette in vendita…il corpo femminile
(nuova schiavitù).
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