sabato 4 dicembre 2010

II Avvento A

II DOM. AVVENTO A

“In quei giorni” predica il Battista, colui che “prepara la via del Signore” (una delle tre figure che ci preparano al Natale).

In questo Avvento Dio ci chiama, ci vuol incontrare.

I – Tre tappe
1/ Dio parla nel “deserto” (che per gli ebrei è il luogo dell’incontro diretto con Dio e insieme il luogo della tentazione: l’itinerario dell’esodo)

Disposizioni: lasciamo la vita comune, comoda / ritiriamoci nel silenzio delle troppe voci (è per questo che veniamo alla Messa domenicale).

2/ Noi rispondiamo con la conversione: abbandonare la via sbagliata / per ascoltare la voce di Dio

3/ Il dono di Dio (perché è solo Iddio che fa la grazia):

Battesimo di Giovanni: acqua che lava (segno della conversione)

Battesimo di Cristo:

  • lo Spirito Santo (acqua): Colui che scende e rimane sul Messia che deve venire, cioè definitivo
  • Messia che è giudice (fuoco). Giudizio: raccolta del grano, bruciatura della pula. Isaia: poveri e oppressi / violento e empio

II – Falsi itinerari

1/ Religione falsa, formalistica, per sola nascita cristiana (Abramo!)

2/ Ricorrere a Dio per paura (apocalittica, che è il genere letterario del Battista): albero da tagliare subito (minaccia imminente) / da bruciare se infruttuoso

III – Scossone morale

Frutti della conversione: cambiare la vita / aprire la via al Signore

Chi non vede le cose da raddrizzare è cieco

Diventiamo cittadini del mondo nuovo

Pace messianica (immagine del mondo animale non più selvatico): società secondo la volontà di Dio = Regno dei Cieli in terra.

1 commento:

  1. Il Vangelo di questa seconda Domenica di Avvento è strutturato in due parti fondamentali. La prima è quella dedicata alla figura di Giovanni il Battista, investito dalla “parola di Dio” (ῥῆμα θεοῦ). Chiariamo questo concetto. Giovanni è “strumentum Dei”, ossia mezzo di annunciazione del Cristo e della sua opera di salvezza. Infatti Gesù è la parola fatta carne (il verbo in mezzo a noi). Giovanni, in tal senso, annunciando la venuta di Cristo preannuncia la traduzione teologica del significato della Parola. Essa si configura come atto di grazia; attraverso l’annuncio della volontà divina il “Christifidelis” è posto nelle condizioni per essere salvato. Si ricorda poi come Giovanni battezzi nel Giordano: egli battezza con acqua, Gesù battezzerà con Spirito Santo.
    Nella seconda parte si fa riferimento al profeta Isaia. Vi è tra la prima e la seconda parte una continuità: dapprima il Battista che battezza per la conversione dei peccati poi la preparazione dell’uomo alla “Via del Signore”. I due passi mostrano una continuità concettuale che rapportate evidenziano l’aspetto soteriologico che passa dal perdono dei peccati alla concessione della Grazia.
    Nel periodo di Avvento dunque è nostro compito preparare la via del Signore ma è soprattutto importante prepararci a percorrere la via che il Signore ha disposto per ognuno di noi. Solamente attraverso il percorso della suddetta via, cioè il percorso della fede, potremmo vedere la “Salvezza di Dio”.

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