giovedì 19 agosto 2010

L'uomo come assoluto

ANTROPOMONISMO

Il 90% dei m.c.s. lavora contro la visione filosofica cristiana della vita e realtà. E questo fa da decenni, imponendo una distorta visione con alcuni postulati, che vengono presentati come opinione comune (che fa legge).

Scientismo assoluto
Ciò che è possibile ottenere scientificamente e tecnologicamente è per ciò stesso lecito (morale) e giusto (diritto)

Antropomonismo assoluto
Il lecito e il giusto sono determinati dall’assoluta libertà dell’individuo (la natura specificamente umana non esiste) e dalle decisioni della maggioranza (i principi basilari delle “costituzioni” sono modificabili a qualsiasi ventata). L’opinione del singolo assume il valore di legge (purchè non sia l’opinione dei cristiani).

Materialismo assoluto
La natura dell’uomo è costituita da relazioni quantitative di tipo fisico-materale con altri viventi fisico-materiali (demolizione della ragione). La psicologia è solo sperimentale e la metafisica è una pura fantasia

Utilitarismo assoluto
Non è male ciò che va contro la natura specifica (non zoologica!) dell’uomo (da realizzarsi con scelte libere), ma ciò che non gli è utile o conveniente

Libertarismo assoluto
La libertà è da concepire come mancanza di norme di qualsiasi tipo e l’errore va represso, non prevenuto

Emozionalità assoluta
Il sentimento è una dimensione importante della vita umana; ma non va disgiunto dalla razionalità né preposto a questa. Si arriva a impietosirsi, per esempio, della prossima fine dei panda e si considera diritto civile la soppressione degli embrioni umani.

L’errore basilare è l’assolutezza dell’uomo, considerato secondo i canoni della zoologia (non esistono viventi al di sotto dell’uomo) e dell’ateismo (non esiste un vivente superiore all’uomo).
Coll’Illuminismo si è tolta la religione per lasciar campo alla Ragione; col Positivismo si è resa inutile la Ragione per affermare il vitalismo di ordine biologico.

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