XVI DOM. Anno C
In queste due domeniche (15^ e 16^) consideriamo due modelli di vita cristiana: il buon samaritano e Maria di Betania.
Il cristianesimo è fatto di:
• fede / amore
• retto credere / retto agire
• doveri verso Dio / verso il prossimo
Perché oltre al mio Io, esistono gli altri, verso i quali mi devo aprire (carità):
• Dio in cui credere, da pregare e amare
• Il prossimo da aiutare e amare.
Oggi leggiamo di due sorelle:
• Marta, che come padrona di casa presta l’accoglienza a Gesù (è rimproverata per l’eccessiva agitazione e perchè nei molti servizi era “distratta” dall’ascolto)
• Maria, che si siede come discepola ai piedi del Maestro (è lodata per avere scelto la cosa necessaria, quella che rappresentava il motivo unico della visita di Gesù).
La chiesa cristiana, nella varietà dei “ministeri” (servizi), ha due funzioni necessariamente da espletare:
• la diakonia (servizio)
• la liturgia (dialogo con Dio: ascolto e preghiera).
Anche in At 6 abbiamo il servizio delle mense (assegnato ai sei “diaconi”) e l’annuncio e la preghiera (riservati agli apostoli).
Perché Gesù annette maggiore importanza a ciò che fa Maria?
• l’amore del prossimo nasce dall’ascolto della Parola di Dio (altrimenti sarà filantropia, non carità)
• Col servizio dei bisognosi dimostro di aver accolto e attuato la Parola (che rimane il fondamento originante).
La cosa scelta da Maria ha quattro caratteristiche: è una sola, è necessaria, è migliore e non avrà mai fine.
Anche nella prima lettura (Gen 18) la rispettosa accoglienza di Abramo è più gradita a Dio della sua premurosa generosità.
Dio lo ripaga col dono del figlio generato dalla moglie e tanto desiderato (Isacco, oltre Ismaele) per costituire la catena di discendenza del Popolo (Israele) di cui si servirà Dio per portare al mondo la salvezza messianica. (è il Popolo da cui discende il Salvatore).
L’accoglienza si trasforma in risposta della fede: l’anziana Sara dubita della possibilità di generare un figlio, ma Dio la corregge domandando: “C’è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore?” (vedi ciò che dice l’angelo a Maria: Lc 1,37).
Ciò che deve fare ogni credente: accogliere Dio nella sua esistenza e manifestarlo nella sua condotta.
Nessun commento:
Posta un commento