martedì 22 giugno 2010

Rivelazione/2

LA RIVELAZIONE

La rivelazione è contenuta tra due estremi:
• l’autocomunicazione di Dio
• la corrispondente esperienza dell’uomo.

L’arco rivelatorio è teso tra:
1) un accadimento, un evento-parola (dabar), che può essere costituito da
• fatti storici o realtà naturali
• eventi interiori (es. visioni, sogni)
2) la sua interpretazione religiosa, favorita storicamente da un fatto imprevedibile (quale la Risurrezione per mezzo dello Spirito e l’invio dello Spirito del Risorto) che si comporta come luce che illumina una vetrata nella notte.

Esempi:
1) Nell’Antico Testamento
• Libri storici: interpretazione della storia (es. Esodo o i due libri di Samuele)
• Libri profetici: interpretazione della storia o visione (es. Isaia e Daniele)
• Libri sapienziali: interpretazione della realtà (es. Giobbe o Qoelet)
2) Nel Nuovo Testamento
• Libri storici: assumono la partenza da un racconto (es. Sinottici e Atti)
• Libri profetici: partono da un’esperienza interiore (Paolo)
• Libri sapienziali: nei quali si trova la prevalenza di una rilettura (Teologia paolina della Croce, Giovanni, Ebrei)
3) Nell’ambito extra-biblico
Esperienza di fatti o di vicende interiori (conversione, visione) quale si verificarono in uomini spirituali e mistici: Agostino, Nicola Cabasilas, Meister Eckhart, Lutero, Giovanni della Croce, Padre Pio

Il fatto interiore dev’essere confrontato con la storia e con la comunità ufficiale. Ciò mostra la dipendenza “storica” delle operazioni dello Spirito da quelle di Gesù.
Es. Paolo (Gal 1,18; 2,2.6-9) si confronta con la comunità degli altri “apostoli”; molti si confrontano con la fede della comunità credente.

Non esiste una sola modalità di rivelazione, ma ne esistono due:
• La rivelazione costitutiva e universalmente vincolante, connessa con un fatto fondante irripetibile (quale l’esodo o l’evento pasquale), in parte fissata nelle Scritture ispirate e interpretate nella Chiesa
• La rivelazione prosecutiva e non universalmente vincolante, connessa con fatti vitali ripetibili (quali illuminazioni o conversioni), contenuta nella storia della spiritualità cristiana

Insieme all’affermazione della “natura irripetibile dell’esperienza apostolica fondamentale”, G. O’ Collins dichiara che “l’assioma (del decreto antimodernista Lamentabili) secondo cui ‘la rivelazione si chiuse con la morte dell’ultimo apostolo’ (che il concilio Vaticano II si rifiutò di inserire nel documento sulla rivelazione) può essere alquanto deviante. In un senso molto importante la rivelazione non è ‘chiusa’, ma continua”
La rivelazione piena è fondata sull’azione del Risorto e del suo Spirito
E’ più importante ciò che avviene dopo il Mistero pasquale nei confronti della storia di Gesù.
E’ più importante ciò che è tramandato e scritto sotto ispirazione nei confronti di ciò che è stato fatto o detto prima.
Ciò segue l’importante distinzione sostenuta dalla “Scuola delle forme”:
• Fatti e detti di Gesù di Nazaret
• Predicazione orale e Scrittura nello Spirito

L’interpretazione proveniente da carisma si trova:
• nell’ispirazione della Scrittura
• nell’infallibilità del Magistero dei Pastori

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