Incarnazione oggetto dell’Annunciazione
(25 marzo)
Perché il titolo della solennità
odierna è stato cambiato: da “Annunciazione a Maria”, ad “Annunciazione del
Signore”? Perché è più importante il pacco
di ricchi doni di un mio ipotetico “zio americano”, nei confronti del postino
che me lo recapita.
Sembrerà strano se dirò che, cristologicamente, l'Incarnazione è più importante del Natale del Signore, perché quest'ultima è la manifestazione (in greco tà Epiphània, cfr. epiphàneia) al popolo d'Israele; conseguentemente le regole liturgiche in ambedue le solennità c'impongono di genuflettere al centro del "Credo"
Sembrerà strano se dirò che, cristologicamente, l'Incarnazione è più importante del Natale del Signore, perché quest'ultima è la manifestazione (in greco tà Epiphània, cfr. epiphàneia) al popolo d'Israele; conseguentemente le regole liturgiche in ambedue le solennità c'impongono di genuflettere al centro del "Credo"
Il brano evangelico
odierno annuncia due cose:
a)
Uno che avrà il trono di Davide, cioè il Messia
davidico. Però Maria intuisce che è qualcosa di più importante di questo, perché
l’angelo ha parlato di Figlio dell’Altissimo (titolo che gli è stato attribuito
raramente)
b)
Viene annunciato il Figlio di Dio (espressione
biblicamente più chiara), che diventa “carne” (cioè uomo debole e mortale come
noi)
Le due altre letture bibliche preparano la strada alla duplice comprensione
del “mistero” di Dio:
a)
Isaia aveva annunciato come “segno” divino la
nascita del figlio del re Acaz, Ezechia, che continuerà la discendenza davidica
b)
Ebrei parla chiaramente (ripetendo due volte) di
uno che, entrando nel mondo, dice a Dio (il Padre): “Ecco io vengo per fare, o
Dio, la tua volontà”
E’ quest’ultimo uno dei due
“misteri” della fede cristiana: l’Incarnazione,
con le aggiunte di Passione e Morte (e dal concilio Vaticano II si è
doverosamente aggiunta la
Risurrezione ) di Nostro Signore Gesù Cristo.
Maria è grande (fecit mihi magna….) proprio perché è lo
strumento attraverso il quale il Figlio eterno di Dio assume nel tempo la
nostra natura umana; ed è necessariamente vergine perché è la Madre del Kyrios (il Figlio di Dio incarnato)
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