giovedì 13 agosto 2015

Perfezionamento ad una formula



SVILUPPI DELLA FORMULA "OFFERTA DELLA GIORNATA" DELL'APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

A) Prima del Vaticano II - Cuore divino di Gesù, io vi offro per mezzo del Cuore immacolato di Maria, le preghiere, le azioni e i patimenti miei di questo giorno, in riparazione delle offese che vi si recano da me stesso e da tutti gli uomini, specialmente delle bestemmie con le quali è oltraggiato i vostro santo nome, e secondo tutte le intenzioni per le quali vi immolate continuamente sugli altari.
B) Dopo il Vaticano II - Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.



Proposta recente (con alcune modifiche)

Dio, nostro Padre, io ti offro tutta la mia giornata.
Ti offro le mie preghiere, i pensieri, le parole, le azioni, le gioie e le sofferenze,
 in unione col tuo Figlio Gesù Cristo,
che continua ad offrirsi a te nell'Eucaristia per la salvezza del mondo.
Lo Spirito Santo che ha guidato Gesù
sia la mia guida e la mia forza oggi,
affinché io possa essere testimone della tua verità e del tuo amore;
in unione con Maria, la madre del Signore e della Chiesa.


Perché mostriamo i limiti della usuale offerta al Sacro Cuore?
1 – Come nelle affrettate modifiche apportate, dopo la pubblicazione degli atti del Vaticano II, a molti testi precedenti, si sono volute qui inserire nella precedente formula originale alcune aggiunte, più o meno riuscite; che risentono più della “pietà” popolare che non della precisione teologica. Ne è risultato un vestito al quale si sono applicate delle toppe (cfr Mc 2, 21).
2 – L’offerta si fa al Padre, che è Lux et origo (arché; Alpha kai Omega) di tutto. Nel Sacrificio eucaristico si offre il Figlio Gesù al Padre. Nel circolo della grande Liturgia delle Chiese cristiane ci si esprime così: A Patre / per Filium / in Spiritu / Ad Patrem.
3 – Si offre nell’azione dello Spirito Santo (che invece è stato relegato in un cantuccio alla conclusione della preghiera). Si è voluto piuttosto aggiungere, chiaramente fuori contesto, a Maria SS.ma (addirittura al suo Cuore, in evidente “copiatura” dal Cuore di Gesù) il titolo di Madre della Chiesa (proclamato da Paolo VI a nome del Concilio). L’attuale cardinale Angelo Amato propone di sostituire il tradizionale principio “Per Mariam ad Iesum” con “Al Padre per Cristo nello Spirito  con e come Maria”. In perfetta linea con quanto insegna Paolo VI nei numeri 25-26 dell’esortazione “Marialis cultus” (1974).

Nota - Anche nella presente redazione si è voluto (per non disturbare le anime semplici?) richiamare il Cuore di Gesù (com'è inteso nella nostra cultura occidentale) attribuendogli la compartecipazione dell’offerta, che spetta precisamente alla persona del Cristo.

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