PENSIERO MODERNO E FEDE
(schematizzato da J. Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, pp. 27-42)
Atteggiamenti di fronte alla realtà: magico / metafisico / scientifico (scienze naturali)
Oggi: limitazione ai fenomeni, al visibile, al controllabile
Nuovo concetto di verità / di realtà
TRE IMPOSTAZIONI
I – L’eterno: Metafisica
Nella Scolastica. Verum = ens (essere)
E’ vero ciò che è pensato/creato da Dio
L’opera umana è relegata al rango di tecnica (così anche in Descartes)
II – Il passato: Storicismo
Preparato da Descartes (matematica), sviluppato da Vico (storia) e da Kant
Verum = factum (fatto dall’uomo); cioè Verità = realtà
E’ conoscibile solo ciò di cui si conosce la causa; nulla è sopra l’uomo
Tutto diventa storia: Hegel, Comte, Baur, Marx, Darwin
III – Il futuro: Tecnicismo
Verum quia faciendum. Ciò che è ripetibile, sperimentabile
Il mondo è da cambiare (Marx)
Importanza delle scienze naturali. L’uomo può farsi Dio
Schematizziamo:
1) Creazione
2) Comprensione
3) Cambiamento
LUOGO DELLA FEDE
La teologia, per rispondere alle esigenze del “factum”, aveva risposto accettando il confronto della storia (Bibbia); in seguito, per accogliere le istanze del “faciendum”, ha prodotto la “teologia politica”. Ma queste due esigenze, pur meritando attenzione, non devo essere assunte come esclusive. Anzi possiamo dire che la fede non si esprime specificamente né col factum né col faciendum.
La fede biblicamente (cfr Is 7,9) ha due risvolti: lo stare e il comprendere
Usando un’analisi di Heidegger sul pensiero, che ha la funzione di computare (il fattibile) e di riflettere (sul senso della realtà), dobbiamo dire che la fede appartiene alla categoria di una conoscenza che dà senso.
Le fede vede l’uomo nel complesso della realtà, nella quale il ricevere (dono) precede il fare (azione)
Contro il positivismo e il fenomenologismo, affermiamo la realtà dell’Invisibile.
 
 
Invisibile= non vedo, ma credo -> credo e conosco -> conosco, ne comprendo il senso
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