martedì 31 gennaio 2012

Sull'Eucaristia

L’EUCARISTIA NELLA VITA DELLA CHIESA

E’ la triplice presenza sacramentale

NB. Nelle vecchie trattazioni sulla presenza reale nell’Eucaristia si insisteva su “vere, realiter ac substantialiter” del Concilio di Trento, mettendo in ombra l’avverbio che segue: “sacramentaliter” (DH 1636).

Premesso che nell’antropologia unitaria biblica il corpo umano è l’uomo stesso in quanto è presente e agisce nel mondo, possiamo riconoscere che nella storia della salvezza il Cristo è presente e agisce in due corporeità:

a) Nel corpo “secondo la carne” (2Cor 5,16), che il Figlio assume nell’Incarnazione e depone nella Morte. La celebrazione eucaristica segna la presenza attuale e temporanea (“ut sumatur”: DH 1643; cfr 1638; 1740) di Cristo in relazione all’Incarnazione e alla Morte

b) Nel “corpo di gloria” (cfr Fil 3,21), che permane nella Chiesa, essendo presente e operante per mezzo di questa comunità di fedeli, che è il suo corpo (cfr 1Cor 12,27), sacramentalmente “creato” nell’Eucaristia (1Cor 10,17). Per questo è anche “adorandum” (DH 1643).

1 - Cristo presente nel suo CORPO.

Corpo dato nel Convito come Cibo (dono transeunte da dividere tra i fedeli) per nutrire la vita spirituale del singolo fedele (Eucaristia come uno dei Sacramenti) e per strutturare la Chiesa radunata come comunità di Verità (Parola) e Grazia (Sacramento)

Si rende presente il Figlio che viene dal Padre nel corpo “secondo la carne” dell’Incarnazione (cfr Rm 1,3), il Grande radunatore Profeta che agisce a parla a nome di Dio.

Riferimenti biblici

“Noi tutti eravamo sperduti come un gregge” (Is 53,6); “(Il Servo) vedrà una discendenza” (Is 53,10); “Io gli darò in premio le moltitudini” (Is 53,12)

“Venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). “Emmanuele, che significa Dio con noi” (Mt 1.23); “Entrando nel mondo Cristo dice: …un corpo mi hai preparato” (Eb 10,5)

“Gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e verità” (Gv 1.14); “La grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo” (Gv 1,17)

“Gesù doveva morire per la nazione…ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi” (Gv 11,51s)

2 - Cristo presente nel suo SANGUE

Sangue versato come elemento del Sacrificio redentore per la Chiesa, comunità liturgica

Cristo si rende presente come Messia sacrificato per il Popolo, Redentore e Sacerdote

L’Eucaristia ripresenta la Morte

Riferimenti biblici

“Per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53,5). “Per colpa del mio popolo fu percosso a morte” (Is 53,8). “Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione….”; “Il giusto mio servo giustificherà molti” (Is 53,10s). “Egli portava il peccato di molti” (Is 53,12)

“Voi annunciate la morte del Signore finché egli venga” (1Cor 11,26)

“Giustificati nel suo sangue” (Rm 5,9)

“Avendo pacificato con il sangue della sua croce…” (Col 1,20)

“In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe” (Ef 1,7)

“Egli entrò una volta per sempre nel santuario… in virtù del proprio sangue, ottenendo una redenzione eterna” (Eb 9,12). “Vi siete accostati… a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova, e al sangue purificatore…” (Eb 12,22.24)

“Foste liberati… con il sangue prezioso di Cristo” (1Pt 1,18s)

“Il sangue di Gesù… ci purifica da ogni peccato” (1Gv 1,7)

“Ci ha liberati dai nostri peccati col suo sangue” (Ap 1,5)

“Lo (l’accusatore) hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello” (Ap 12,11)

3 - Cristo glorioso presente come PERSONA

Presenza continua del corpo “secondo lo spirito” (cfr 1Cor 15,44; Rm 1,4) del Risorto per significare la Guida (Signoria) sulla Chiesa che, nello Spirito, cammina verso la parusia; dono permanente (sacramentum permanens) alla Chiesa di tutta la storia (Cristo Re e Signore)

L’Eucaristia manifesta la Gloria della “nuova creazione” nell’ultimo Adamo, spirito datore di vita, l’uomo celeste, consapevoli che anche noi saremo trasfigurati, simili all’uomo celeste nella sua ultima epifania (cfr 1Cor 15,45-49; 1Gv 3,2; Fil 3,21).

Riferimenti biblici

“Il mio servo …sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente” (Is 52,13). “Vivrà a lungo” (Is 53,10)

“Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa, Egli è il principio… perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose” (Col 1,18)

“Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (Mt 28,20)

Riassumendo

Questo massimo sacramento è

1) Convito comunionale

2) Memoriale del Sacrificio

3) Presenza orientante all’eschaton.

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