Gv 14,23-29
Scrittori e giornalisti che non capiscono né Vangelo né Cristo vedono Gesù come un pensatore che insegna la saggezza (come Confucio); per il quale, dopo la morte, tutto è finito.
Se vedo Gesù così, la Chiesa cristiana è una società bene organizzata, fondata sull’ordine nella subordinazione, che deve la sua continuità e prosperità alla bravura dei suoi dirigenti (come un istituto bancario). Invece lo sguardo di fede mi fa vedere che è Dio Padre Figlio e Spirito che la sostiene e la fonda sull’amore filiale.
I – Gesù se ne va
La missione di Gesù Cristo diventa chiara e perenne a partire da Morte-Risurrezione.
Se avete capito questo – dice Gesù – dovete vivere nella gioia perché io ritorno al Padre: è questo l’unico scopo della mia vita. Durante la mia vicenda terrena, io sono il messaggero e il rappresentante di Dio: la mia parola è quella stessa del Padre. Quindi non capisce niente di Cristo colui che lo fa diventare solamente un essere creato di fronte al Padre.
Solo coll’illuminazione dello Spirito Paraclito comprenderete il significato della mia Morte e crederete nella Risurrezione: ve l’ho detto prima perché crediate.
Come fecero gli antichi patriarchi d’Israele, io vi lascio come dono di addio (ma non definitivo!) la mia pace, cioè la pace spirituale. Non lasciatevi prendere da turbamento né da timore, ma abbiate fede in colui che è mandato dal Padre.
II – Cristo tornerà
Tornerà
• al discepolo, insieme col Padre e “prenderemo dimora in lui”
• alla Chiesa, nello Spirito Santo, “che il Padre vi manderà nel mio nome”
Lo Spirito verrà come un secondo aiutante, assistente (paràcletos), perché la rivelazione non è terminata con la mia Morte, ma
• Egli vi insegnerà ogni cosa (completerà la Parola di Dio)
• Vi farà fare memoria di (cioè vi farà penetrare spiritualmente) ciò che io ho detto.
Quindi non verrà una rivelazione diversa, e tanto mento contrapposta alla mia! Quindi non ha capito niente del Cristianesimo chi contrappone San Paolo a Gesù, o la Chiesa a Cristo.
Durante il periodo della predicazione in Galilea i discepoli non avevano capito i due misteri principali:
• il venire del Figlio: l’Incarnazione, la divinità di Cristo
• il tornare del Cristo: il Mistero pasquale, la Trinità di Dio.
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